Intel vorrebbe tanto riappropriarsi del mercato smartphone e MID che un tempo era di suo esclusivo appannaggio: l’avvento delle soluzioni ARM di maggiore potenza e capacità elaborativa, assieme ad una scarsa innovazione di Intel nel settore, ha decretato l’espulsione di fatto di Chipzilla dal mercato. Precedentemente, l’azienda di Santa Clara utilizzava per i propri processori mobile una architettura RISC totalmente differente dalla ben più nota architettura x86. Il nuovo tentativo di entrare nel mercato mobile è però effettuato proprio con l’ausilio della suddetta architettura CISC, “castrata” e portata a livelli di consumo bassissimi. Intel vuole mostrare al mondo la potenza della sua architettura, e ci sta riuscendo.

L’Atom Z2460 è il primo processore della piattaforma Medfield a trovare impiego negli smartphone, e pur avendo un solo core riesce a sottomettere buona parte della concorrenza. Tramite TalkAndroid apprendiamo che Caschys Blog è riuscito a mettere le mani su un prodotto con processore Intel e a effettuare dei benchmark. Il benchmark Vellamo è stato creato da Qualcomm per testare undici aree e valutare le prestazioni di un browser mobile. Il risultato combinato delle undici aree dà vita ad un punteggio unico che è possibile utilizzare per confrontare differenti dispositivi.

Come potete vedere dalla foto, l’Atom batte molti avversari “illustri” come il Galaxy Nexus e il Galaxy Tab 10.1. Solo il Transformer Prime e lo Xiaomi Mi-One Plus riescono a tenere testa alla creatura di Intel. Il secondo benchmark, invece, è BrowserMark di Rightware: questo benchmark misura l’abilità di uno smartphone di effettuare il rendering di JavaScript e HTML. In questo benchmark, il Medfield ha battuto iPhone 4S, seppur di poco (89180 punti contro 87801). Per dare un’idea, il Samsung Galaxy Tab 7 di prima generazione dà un risultato di 24’076, mentre il mio PC (Linux Mint 12 su Core i7 950 con 6GB di RAM) dà un risultato di 564’560.

Intel è riuscita nel suo intento di creare una piattaforma hardware molto potente, ma i dubbi rimangono circa i consumi: sarà Atom in grado di rivaleggiare con ARM anche in questo campo? In ogni caso, i benchmark non sono tutto: attendiamo di poter toccare con mano un prodotto con Intel Atom prima di esprimere un giudizio definitivo su questo prodotto.