Le attuali architetture Cortex (Cortex-A8, Cortex-A9, Cortex-A15) alla base dei processori di Qualcomm, Texas Instruments e Samsung sono tutte basate sull’architettura a 32bit ARMv7. Nell’ottica di un futuro in cui i processori ARM verranno utilizzati non solo per i dispositivi mobile ma anche per computer energeticamente efficienti e con un alto rapporto prestazioni/consumi, o citando testualmente “in applicazioni per i mercati consumer ed enterprise dove sono richiesti un indirizzamento virtuale esteso e processazione a 64bit”, ARM ha presentato ufficialmente la nuova architettura ARMv8 la cui principale novità è l’introduzione dell’indirizzamento a 64bit. L’architettura ARMv8 consiste di due stati di esecuzione chiamati “AArch64” e “AArch32”, così da mantenere la compatibilità con le applicazioni scritte per le architetture precedenti (un po’ come quanto proposto da Intel, la cui forza è la retrocompatibilità); i principali benefici di questa scelta si riscontreranno nel mercato server, dove la conversione di applicazioni da 32 a 64bit può costare anche diverse centinaia di migliaia di dollari. ARM ha reso disponibili ai partner le specifiche dell’architettura per produrre i primi sample ed effettuare i test preliminari alla produzione, con piani di rilascio sia per il mercato enterprise sia per il mercato consumer per il 2014.


Dan Vivoli, senior vice president presso nVIDIA, ha dichiarato che “la combinazione della leadership di nVIDIA nei processori energeticamente efficienti e ad alte prestazioni con la nuova architettura ARMv8 permetterà la comparsa di cambiamenti epocali nei dispositivi di tutte le fasce, dagli smartphone ai supercomputer”. Se nVIDIA è riuscita a “tirar fuori dal cilindro” un processore come Tegra 3, è lecito credere a queste parole. Forse, il prossimo avversario di Intel è proprio l’archiettura ARM – e nello specifico, il rivale è nVIDIA.