YouTube ieri ha rilasciato la nuova lista di contenuti che ritiene troppo pericolosi per essere pubblicati sulla piattaforma e fra questi figurava la voce “video che contengono istruzioni su hacking e phishing”: i contenuti di questo tipo sono stati rimossi dalla piattaforma immediatamente dopo il caricamento della nuova blacklist. Naturalmente un’azione del genere non è passata inosservata e centinaia di utenti si sono ribellati e fortunatamente Google ha accolto la loro richiesta di ripristinare i video in questione: “la rimozione è accaduta per sbaglio, i video il cui lo scopo primario è l’educazione possono infatti essere messi online” – “le policy non sono cambiate, è stata solo una coincidenza”.
Thanks to Kody, our Null Byte YouTube channel is squared away. Someone at YouTube worked their magic and reinstated our removed videos and our strikes are gone so everything is cool now. 🎉🍾 For the time being, anyway.
— Null Byte (@NullByteWht) July 3, 2019
L’affermazione di Googe non vale però per tutti i tipi di contenuti: infatti non sono considerati educativi i video che spiegano come usare le droghe pesanti, come ferire e uccidere qualcuno. Gli eventi di oggi sono un ulteriore esempio di come l’algoritmo di YouTube non sia infallibile, portando la battaglia per la rimozione di estremismi a coinvolgere anche i video educativi. Nonostante i video caricati ogni giorno siano migliaia, YouTube dovrebbe trovare il modo di far esaminare il contenuto a degli esseri umani quando l’algoritmo li identifica come nocivi, perlomeno finché non migliora nel riconoscimento: questo non solo impatterebbe positivamente l’immagine della piattaforma ma eviterebbe anche di far adirare molti youtubers, che devono stare sempre più attenti alle informazioni che desiderano condividere.