Stando al report Music Consumer Insight 2018, quasi la metà del consumo globale di musica è da attribuirsi a YouTube.

In particolare, il 52% dello streaming musicale avviene attraverso la condivisione di video, di cui il 47% sulla piattaforma del colosso di Mountain View.

La maggior parte della fruizione musicale in streaming avviene gratuitamente mentre solo una piccola parte (circa il 10%) spende denaro per ascoltare la musica preferita.

Dal report Music Consumer Insight 2018 emerge anche un dato molto curioso: sebbene la possibilità di ascoltare gratuitamente la musica in streaming lasci immaginare che il mercato nero sia destinato a finire, la realtà è invece diversa. Più di un terzo degli ascoltatori di musica di tutto il mondo scarica brani illegalmente, principalmente tramite YouTube. A quanto pare si tratta di un “vizio” a cui gli utenti non sanno rinunciare.

Ad ogni modo, il mercato musicale sta attraversando una fase di grande cambiamento e al momento Google pare essere l’azienda che più di tutte ha saputo adattarsi al nuovo trend.