YouTube sta valutando alcuni modi per combattere l’uso improprio del suo pulsante “Non mi piace” sui video nel tentativo di contrastare lo spam che può danneggiare il canale del creatore.

L’esempio più recente è YouTube Rewind che ha suscitato le ire della community per aver ignorato alcuni dei più importanti momenti dell’anno della piattaforma.

Tom Leung, direttore della gestione del progetto di YouTube, ha affrontato il problema della molestia tramite dislike in un recente video di “Creator Insider” in cui parla di alcune idee che potrebbero essere più o meno efficaci.

Attualmente, il team sta valutando l’aggiunta di un’opzione per i creator che potrebbero attivare o meno la visibilità dei pulsanti “Mi piace” e “Non mi piace”, ma le valutazioni pubbliche sono ritenute troppo importanti ai fini statistici per i creatori.

Leung discute anche un’opzione per chiedere agli spettatori perché sono intenzionati a cliccare sul pulsante “Non mi piace”, magari tramite una casella di controllo con una lista di motivi tra i quali scegliere, permettendo al creatore di ottenere un feedback più accurato e agli spettatori di riflettere un momento invece che limitarsi lasciare impulsivamente un dislike.

Tuttavia Leung sottolinea come questa soluzione si complicata da realizzare e per consentire al creatore di ricevere i dati  statistici in Analytics o Creator Studio.

Il team di YouTube ha anche considerato la soluzione estrema  che prevede la rimozione completa del pulsante “Non mi piace”, ma Leung sostiene che questo non sarebbe democratico, inoltre puntualizza che questi cambiamenti sono ancora in una fase di discussione e se la squadra ritiene che questi non sono gli approcci giusti, aspetteranno fino a quando troveranno un’idea migliore.

Dall’altro lato i creatori hanno risposto al video suggerendo che YouTube potrebbe implementare un requisito minimo di visualizzazione del contenuto per bloccare i dislike poco attendibili. Ad esempio, gli spettatori dovrebbero guardare almeno il 25% o il 50% di un video prima che i pulsanti di valutazione si sblocchino. È un’idea che potrebbe aiutare a combattere lo spam ed è sicuramente meno estrema di altre.