Tra i problemi più importanti di Wear OS ci sono le prestazioni generali della piattaforma, con la maggior parte degli smartwatch ancora oggi in vendita che utilizza il vecchio processore Wear 2100.

In attesa di scoprire cosa riservi il futuro di questa piattaforma, potrebbe essere stata trovata una soluzione parziale per il problema della velocità degli attuali modelli: pare, infatti, che la disattivazione della funzione di luminosità automatica possa comportare una diminuzione dei ritardi e delle incertezze dell’OS.

Bisogna precisare che non tutti gli smartwatch supportano la luminosità automatica e non è chiaro quanti modelli beneficino effettivamente di tale soluzione (alcuni della gamma TicWatch pare di sì).

Il team di Google sta indagando sulla vicenda e magari a breve ne sapremo di più.

E sempre a proposito di Wear OS, nelle scorse ore è stata rilasciata la versione 5.37 dell’applicazione Nest, con la quale viene rimosso il supporto alla piattaforma del colosso di Mountain View dedicata ai dispositivi indossabili.

L’applicazione in questione consentiva agli utenti di visualizzare le notifiche, controllare la temperatura dei termostati Nest, passare dalla modalità Casa a quella Fuori e viceversa, ecc.

Il team di Google ha spiegato che dietro tale decisione vi è lo scarso utilizzo di questa applicazione da parte dei possessori di smartwatch, precisando tuttavia che gli utenti continueranno a ricevere notifiche e a poter controllare il proprio termostato con Google Assistant.