L’isola di Devon, una desolata massa di terra nell’Artico canadese con un clima polare e un terreno insidioso, è la più grande isola disabitata sulla Terra.

I fattori che rendono l’isola invivibile rappresentano l’ambiente più vicino a Marte che si possa trovare sulla Terra ed è ideale per scienziati e ricercatori che si trovano in quel paesaggio incontaminato. Ora chiunque può visitare “Marte sulla Terra” tramite Street View.

Devon Island è priva dell’infrastruttura che diamo per scontata. Tutte le scorte necessarie per il cibo da campo, il carburante, gli attrezzi e le scorte personali devono essere portate con sé in ogni escursione e tutti i rifiuti vengono imballati e riportati sulla terraferma.

Nel campo base di ricerca, molto simile a un futuro insediamento su Marte, ognuno ha il proprio lavoro, compreso il cane che ha il compito di avvertire in anticipo nel caso si avvicini un orso polare.

Katja Minitsenka, Program Manager di Googleha ricevuto un invito speciale per visitare Devon Island e conoscere le ricerche fatte sul posto.

Durante la settimana ha avuto modo di visitare, a bordo di un ATV, alcuni dei luoghi di maggior interesse per la ricerca e l’esplorazione della NASA: Haughton Crater, un cratere da impatto di 20 chilometri di diametro, Astronaut Canyon, simile a molte delle valli tortuose a forma di “V” presenti su Marte, e gli antichi laghetti di Breccia Hills, pieni di rocce create dall’impatto delle meteore milioni di anni fa.

Ogni mattina, prima di uscire a collezionare foto per Street View con l’ATV, il team faceva una breve riunione per assicurarsi che tutti sapessero il piano previsto per quel giorno, in maniera simile a come gli umani che andranno su Marte esploreranno il nuovo pianeta: la pianificazione e la preparazione dettagliate sono fondamentali.

Durante la spedizione il team ha potuto catturare l’esperienza su Google Pixel 3, girando il primo documentario in assoluto su Pixel per mostrare quanto sia impegnativo l’addestramento per una missione su Marte a Devon Island.

A seguire trovate un video della spedizione, inoltre potete scoprire il lavoro svolto in una nuova visita guidata di Google Earth.