Lo scorso anno Google ha introdotto le Motion Photo sui propri flagship, Google Pixel 2 e Google Pixel 2 XL, catturando tre secondi di video ad ogni foto scattata. Da qualche tempo la funzione è disponibile anche in Google Foto, sfruttando la tecnologia messa a punto grazie a Motion Stills, e oggi il colosso di Mountain View ha deciso di mostrarci quello che accade dietro le quinte.

La nuova tecnologia, derivata in parte da quella utilizzata originariamente su Motion Stills, ma fa un uso combinato di hardware e software per ottenere risultati decisamente migliori. Quando i nuovi Pixel 2 catturano un’immagine con la funzione Motion attiva, agganciano una clip di 3 secondi alla foto, includendo i metadati relativi al giroscopio e al sensore che si occupa della stabilizzazione ottica.

Il video viene analizzato per distinguere con precisione gli oggetti in primo piano da quelli in secondo piano, consentendo così di identificare i vettori di movimento. Nel caso di immagini ravvicinate viene introdotto un sistema di parallasse che consente di identificare i vari livelli di profondità per ottenere dati più precisi.

A questo punto entrano in campo i dati raccolti dal giroscopio e dallo stabilizzatore ottico, che permettono all’algoritmo di stabilire quale sia il centro della scena e quale sia il movimento all’interno del video, adattando ogni frame per creare un video perfettamente stabilizzato. Se lo spezzone termina con lo smartphone che viene rimesso in tasca o spostato rapidamente, la parte inutile viene automaticamente rimossa.

La riproduzione delle Motion Photo in Google Foto avviene esattamente a partire dalla foto scattata, dando perfettamente il senso di una foto che improvvisamente prende vita. Da poco Google ha aggiunto la possibilità di salvare questi video in formato GIF o in altri formati e condividerli con i vostri amici.