Ecco un rimedio non ufficiale al problema di Google Pixel 2 con gli scatti panoramici (richiede il root)

La fotocamera di Google Pixel 2 soffre da sin dal momento del lancio di un fastidioso problema alla messa a fuoco negli scatti panoramici e, siccome a distanza di mesi il colosso di Mountain View non l’ha ancora risolto, un utente ha pensato bene di attivarsi in prima persona per trovare un rimedio.

Com’è noto, Google Pixel 2 e Pixel 2 XL condividono lo stesso hardware per quel che riguarda il comparto fotografico. Tuttavia, mentre il fratello maggiore, quanto meno di recente, non ha avuto alcun problema legato alla fotocamera, lo stesso non può dirsi per Pixel 2, con le prime segnalazioni che risalgono addirittura allo scorso mese di aprile. In sintesi, il problema che gli utenti lamentano riguarda l’infinity focus point: le immagini sembrano correttamente a fuoco mentre si realizza uno scatto panoramico, tuttavia la foto salvata risulta sfocata quando la si va a rivedere. Il bug, che come detto non riguarda Pixel 2 XL, è particolarmente fastidioso ed impedisce agli utenti di Pixel 2 di realizzare correttamente dei panorami anche con l’app Fotocamera Cardboard.

Fino a questo momento Google non è ancora intervenuta, per questo motivo un possessore dello smartphone ha deciso di proporre un proprio rimedio su Google Issue Tracker, che non risolve il problema ma quanto meno lo aggira. L’utente in questione, “av…@gmail.com”, ha creato una patch per il modulo HAL della fotocamera: “If android tries to send the HAL a focus distance of less than 0.5, it will clamp it at 0.5.”

L’utente garantisce il corretto funzionamento del suo rimedio, che richiede il bootloader sbloccato ed il root, soltanto sulla build walleye-opm4.171019.021.q1-factory-a4b25146, vale a dire l’ultima disponibile per Google Pixel 2, con Android 8.1 Oreo e le patch di sicurezza di luglio. Se possedete un Pixel 2 e siete consapevoli di ciò che fate, trovate le istruzioni da seguire a questo link. Ad ogni modo, è piuttosto deludente il comportamento di Google, che a quasi un anno di distanza ancora non ha risolto un problema che pure i propri utenti hanno a più riprese segnalato.