Vi ricorderete di Project Loon, l’ambizioso progetto di Google con lo scopo di dotare tutte le zone del mondo di una buona connessione a internet. Google ha pensato infatti di posizionare alcuni palloni (riempiti di gas come l’elio) nella stratosfera, a un’altezza di circa 20 000 metri, che, grazie alle correnti d’aria, riuscirebbero a distribuire la connessione nelle zone che più ne necessitano.

Project Loon nacque circa 4 anni fa e Google si augurava di renderlo operativo già nel 2016. Con un po’ di ritardo, Astro Teller, alla guida della divisione sperimentale di Alphabet nota come ‘X’, annuncia che il progetto è pronto per una prima fase di prova. Ciò che è eclatante risulta essere il numero di palloni che Google ha intenzione di utilizzare: inizialmente si ipotizzava 200, 300 o addirittura 400, mentre ora si parla solo di qualche decina.

Tutto questo è reso possibile grazie al lavoro di ingegneri che hanno studiato accuratamente l’altitudine e il sistema di navigazione di questi droni, oltre ad aver sviluppato una sofisticata IA (intelligenza artificiale) in grado di regolare la fase di volo e la precisione della stessa.

L’idea alla base di tutto sarebbe quella di poter controllare totalmente il flusso di palloni in aria per poter fornire la connessione a zone in cui è necessaria in un certo momento, lasciando questi palloni sul posto per qualche tempo. A seconda delle necessità potrebbero poi venir richiesti in altre zone, volando a diverse velocità e successivamente sostituiti da un altro gruppetto di palloni a tempo debito. Tale funzionamento sarebbe sicuramente più efficace rispetto a quanto ipotizzato finora, che prevedeva il volo dei singoli palloni secondo continui anelli intorno alla Terra. Qui sotto potete vedere il funzionamento di questi particolari droni:

Se il team riuscisse a diminuire di 100 volte i palloni necessari, riuscendo comunque a coprire vaste aree grazie a stabili gruppi di palloni, si avrebbe un notevole risparmio oltre che la speranza di vedere questo progetto in azione il prima possibile. Per cui ancora una volta complimenti a Google per investire tempo e risorse nello sviluppo di tecnologie avanzate e mai sperimentate prima.

Nel caso siate interessati a Project Loon potete dare uno sguardo alla pagina ufficiale o al canale YouTube, dove vengono pubblicati numerosi e interessanti video dimostrativi.