Nel giugno 2017 Google ha ingaggiato il designer di chip Manu Gulati che ha avuto un ruolo importante nella creazione di alcuni dei chip utilizzati per iPhone e iPad di Apple con l’intento di costruire il proprio chipset per la linea Pixel.

Secondo recenti notizie, Gulati e altri due ingegneri di chip, John Bruno e Vinod Chamarty,  hanno recentemente lasciato Google.

Tutti e tre avevano un background nella progettazione di CPU e SoC e hanno progettato uno speciale chip di elaborazione che migliora l’imaging per gli smartphone Pixel chiamati Pixel Visual Core e uno speciale chip di sicurezza per la serie Pixel 3.

Dal momento che Google non produce un quantitativo di smartphone paragonabile a Apple o Samsung, l’investimento necessario per costruire le proprie CPU per la linea Pixel potrebbe non essere ripagato.

Google non è stata produttrice di hardware dal primo giorno come Apple, la quale ha impiegato due anni e importanti investimenti prima di progettare la sua prima CPU Apple A4, fino ad arrivare all’attuale A12 Bionic.

Nel mese di febbraio Google ha prelevato 12 ingegneri di microchip da aziende come Qualcomm, Intel, Broadcom e Nvidia e ha aperto negozi a Bangalore in India, con l’obbiettivo di impiegare fino a 80 persone.

Dal momento che Google non possiede una fonderia, i chip che progetta sono prodotti da TSMC, la stessa azienda che produce i chip della serie “A” di Apple, i SoC Snapdragon di Qualcomm, i chip modem Kirin e Balong di Huawei e molti altri marchi.

L’obbiettivo di Google è creare un SoC che sia anche personalizzato in modo da distinguere la linea Pixel dagli altri smartphone top di gamma. Probabilmente la società non considererà la perdita dei tre ingegneri di chip una battuta d’arresto importante, dal momento che non sembra aver fatto grossi progressi fino ad ora nello sviluppo di un SoC personalizzato.