Mentre le indiscrezioni su Google Pixel 3A e 3A XL si fanno sempre più frequenti, qualcosa comincia già a muoversi per quanto riguarda i prossimi fiori all’occhiello di casa Mountain View. Google Pixel 4 e Pixel 4 XL sono stati difatti beccati sotto falso nome in un commit pubblicato su AOSP relativo a SELinux (il modulo di sicurezza del kernel di Linux Security-Enhanced Linux). Ebbene, nei commenti citati si trova un elenco di file interni che includono parecchi nomi in codice.

Fra questi, al di là dei due dispositivi di Panasonic, troviamo citati Google Pixel XL (Marlin), una combo per Pixel 2 e 2 XL (Wahoo), Pixel 3 XL (Crosshatch) e Pixel 3A XL (Bonito). Ma di nomi in codice relativi a dispositivi di Big G ce ne sono altri due: “Coral” e “Needlefish” come potete vedere.

device/google/bonito-sepolicy/vendor/qcom/common/genfs_contexts:67

device/google/coral-sepolicy/vendor/qcom/common/genfs_contexts:17

device/google/crosshatch-sepolicy/vendor/qcom/common/genfs_contexts:72

device/google/marlin/sepolicy/genfs_contexts:17

device/google/needlefish-sepolicy/vendor/qcom/common/genfs_contexts:16

device/google/wahoo/sepolicy/vendor/genfs_contexts:49

device/panasonic/hawk/sepolicy/vendor/common/genfs_contexts:28

device/panasonic/owl/sepolicy/vendor/common/genfs_contexts:28

E come avrete intuito si potrebbe pensare perciò che si tratti proprio di Google Pixel 4 e Pixel 4 XL ma i colleghi di 9to5Google, dopo una ricerca nell’ultima beta dell’app Google, hanno tirato fuori questo:

Se “Flame” per il momento paia non dirci nulla, il “Coral” riferito a Google Pixel 4 ci ricorda così invece un recente passaggio su Geekbench dove si rilevavano punteggi piuttosto elevati e presenze importanti a bordo quali 6 GB di RAM uno Snapdragon 855 e Android Q, ovviamente.

Rimane il mistero “Needlefish”, ma a questo punto, con quella forte presenza di “Flame”, sarebbe da escludere l’ipotesi Pixel 4 XL da riguardare piuttosto in ottica di dispositivi di altro genere, magari smartwatch o altri prodotti stand-alone.