A distanza di oltre un anno e mezzo dalle prime informazioni in merito, gli utenti G Suite possono finalmente utilizzare App Maker, una serie di strumenti che permettono loro di creare applicazioni personalizzate in base alle proprie necessità.

Tra le compagnie che hanno già tratto vantaggio dal nuovo strumento troviamo un colosso come Electronic Arts, che ha creato un’applicazione personalizzata per gestore al meglio le proprie esigenze in termini di risorse finanziarie. Il nuovo strumento include template ed esempi per semplificare la creazione di applicazioni da zero, con il supporto a Cloud SQL.

Nel frattempo Google Task sta per arrivare tra i core services di G Suite, dopo essere stata rilanciata come applicazione a sé stante nelle scorse settimane. È auspicabile che le funzionalità vengano espanse rispetto a quelle attuali, che rendono Google Tasks decisamente meno appetibile rispetto ad altre applicazioni simili.

Google continua inoltre a portare il Material Theme, introdotto al recente Google I/O 2018, nei propri servizi. L’ultimo, almeno in ordine di tempo, è Ad Settings, che consente agli utenti di personalizzare l’esperienza d; uso dei banner pubblicitari del circuito AdSense.

La nuova interfaccia permette rapidamente di attivare o disattivare la personalizzazione degli annunci spiegando brevemente l’utilità del servizio e mostrando una lista di interessi e categorie utilizzate per mostrare annunci mirati. È possibile rimuovere le informazioni che non sembrano consone o attuali.

Tutte le voci disattivate finiscono in una sezione apposita che permette di riattivarle nel caso l’utente volesse ricevere ancora segnalazioni in merito. Google continua inoltre a espandere la funzione “Perché questo annuncio” ora visibile anche in YouTube, Gmail, Maps e Ricerca, consentendo all’utente di capire perché è stato mostrato quel particolare contenuto pubblicitario.