La luminosità adattiva non sta funzionando in maniera corretta su numerosi Google Pixel 2 e Pixel 2 XL con Android 9 Pie.

Questa feature di base è stata rinnovata da Google con l’arrivo della nuova versione di Android ed ora vari utenti stanno lamentando il mancato adattamento automatico della luminosità del display in base alla luce ambientale. Pare infatti che passando da una stanza buia ad una ben illuminata oppure all’esterno, Pixel 2 e Pixel 2 XL non siano in grado di adattarsi da soli al cambiamento della luminosità dell’ambiente circostante e non accade nulla neanche provando a pazientare qualche secondo: gli utenti si trovano costretti ad intervenire manualmente mediante l’apposito selettore nei Quick Settings e ciò, specialmente quando ci si trova all’esterno ed il display poco illuminato risulta praticamente illeggibile, può risultare particolarmente fastidioso.

Con l’arrivo di Android 9 Pie quest’anno Big G ha deciso di introdurre delle novità: la luminosità adattiva viene gestita dall’intelligenza artificiale, il machine learning si occupa di apprendere le abitudini di regolazione dell’utente in varie condizioni di luce. In questo modo lo smartphone dovrebbe essere sempre in grado di prevedere la luminosità desiderata dall’utente, assicurando anche un discreto risparmio energetico evitando di alzarla in modo eccessivo e non necessario. In un primo momento tutto sembrava procedere per il verso giusto: la feature svolgeva egregiamente il proprio compito, facendo esattamente e puntualmente quanto promesso. Di recente, tuttavia, per alcuni utenti la luminosità adattiva non ha semplicemente iniziato a funzionare peggio, ha proprio smesso di funzionare del tutto.

Il primo e più ovvio rimedio a questo inconveniente consiste nel disattivarla, ma così facendo l’utente è costretto a modificare manualmente la luminosità di volta in volta, insomma non esattamente il massimo della comodità, considerando che Google Pixel 2 e Pixel 2 XL sono pur sempre degli smartphone di fascia alta con a bordo l’ultima versione del sistema operativo Android. Non resta che sperare che Google si occupi del problema e lo risolva definitivamente. L’atteso fix non è arrivato con le patch di sicurezza di ottobre 2018, magari lo farà con quelle di novembre.