Google vuole fare di Lens il gateway per i contenuti online facendogli riconoscere gli oggetti nel mondo reale per offrire all’utente maggiori informazioni dal web.

Ad esempio, puntare Google Lens su un dipinto può far emergere di più sull’opera e la scansione del logo di una squadra NBA durante una partita in diretta carica immediatamente le statistiche.

Con “Living Surfaces”, Google fonde video e animazioni con l’ambiente reale mantenendo spesso l’oggetto e l’ambiente circostante nella cornice live. Ecco alcuni esempi:

Google ha fatto un’interessante promozione con Netflix sul New York Times per Stranger Things 3 il mese scorso. I tre annunci in alto, precedentemente disponibili solo nell’edizione cartacea, avvieranno un’interazione a tema. Una volta riconosciuti, una pillola appare nella parte superiore dello schermo con un controllo per disattivare il volume in basso a destra.

Tutti gli esempi riportano il logo di Google Lens per segnalare che inquadrandolo con lo smartphone si avvierà un’esperienza in realtà aumentata.

L’esperienza di Stranger Things presenta un link a goo.gle/Lens e il motto “Sblocca qualcosa di strano” a tema. La stampa del poster del film è particolarmente promettente, mentre l’ultima è una demo dello shopping.