Ormai sentiamo sempre più spesso parlare di Fuchsia, che per Google che lo sta sviluppando da zero rappresenta il sistema operativo del futuro. Meno di un giorno fa Google ha rilasciato la versione 1.0 di Flutter, l’SDK per sviluppare applicazioni cross-plaftorm per iOS ed Android, ma soprattutto per Fuchsia; ora invece grazie ad un semplice commit si è venuto a sapere che in un aggiornamento di Android Studio sta per arrivare la possibilità di fare il boot del kernel di Fuchsia, chiamato Zircon.

Una novità attesa da molto tempo dato che gli sviluppatori, senza bisogno di comprare alcun hardware aggiuntivo, potranno iniziare a programmare per il nuovo gioiellino dell’azienda californiana. La grafica non può essere ancora renderizzata dall’emulatore, dato che è basato su QEMU che supporta solamente le API OpenGL e non quelle Vulkan, che sono le uniche che Fuchsia utilizza: un aggiornamento di QEMU è perciò l’unico step ancora necessario per poter emulare Fuchsia.

Considerati però gli ultimi avvenimenti riguardanti Flutter, non sembra difficile immaginare che Google sia già al lavoro per quest’ultima conversione e che quindi manchi poco al supporto di Zircon.