Larry Page, CEO (Chief Executive Officier) di Google, ha recentemente rilasciato delle indiscrezioni su alcune tematiche molto interessanti come Motorola/Nexus e anche sul futuro delle auto, precisamente sull’evoluzione del progetto in corso di sviluppo delle auto “auto-guidata” (scusate il gioco di parole).

Google ha iniziato la propria vita economica con il modeol 70/20/10, ossia il 70% degli sforzi vengono investiti in pubblicità, il 20% nelle applicazioni (Attenzione: non si intendono quelle del Play Store, ma “applicazioni” in generale come Gmail o Youtube o applicazioni aziendali, intese pertanto come servizi) ed il restante 10% viene investito in progettazione. Ad oggi questo metodo adottato da BigG è ancora in uso ed ha ampiamente dimostrato la sua validità.

Ma Larry Page ha parlato, come detto prima e di maggior rilievo, su un argomento che di certo è oggetto della comunità Android fin dall’inizio dell’acquisizione da parte di Google di Motorola. Soprattutto la possibilità di vedere device Motorola/Nexus è stata fulcro di un paio di affermazioni del CEO di Google.

“Prima di tutto non penso che ci sia alcun modo in cui potremmo rilasciare un Nexus Motorola in questo senso (almeno quest’anno). Intendo dire che ancora abbiamo la proprietà di Motorola da poco tempo.

Esattamente cosa facciamo, quali dispositivi rilasciamo, qual’è la tempistica, come rilasciamo il software con loro, tutte queste cose stanno cambiando. “

Dichiarazioni che, se da un lato lasciano capire che Google ha idee molto ben chiare, dall’altro ci confondono con un interrogativo sulla sua padronanza di Motorola: ma non aveva detto che della multinazionale interessavano i soli brevetti e che non avrebbero mai influito su progettazione e sviluppo, ergo produzione, di nuovi device “alati”? Probabile un device Nexus prodotto per Google da Motorola? Questo non è chiaro invece, ma certamente qualsiasi azienda nei panni di Google, con una multinazionale come Motorola nel suo parco di aziende controllate, si farebbe qualche idea in merito e quindi potrebbe essere al lavoro; del resto la situazione è ben chiara: producevo software per hardware prodotto da terzi, produrrò software per hardware prodotto da me stesso.

Al di là della vicenda di cui prima, un’altra indiscrezione generica del signor Page viene fuori, in modo molto schematizzato, su come Google guarda al futuro ed alle tecnologie che ci saranno. Poteva mancare la sua sensazione sul mondo in evoluzione ed il cambiamento che potrebbe portare un’autovettura senza conducente? No, ed eccola:

Siamo sempre all’1% di dove dovremo essere. Avverto un profondo senso di responsabilità nel provare a muovere le cose  insieme. Le persone non sono sufficientemente focalizzate sui grandi cambiamenti. Buona parte di quello che sto cercando di fare è portare Google come caso di studio per produrre più cambiamenti positivi e più cambiamenti tecnologici. Ho una profonda sensazione che non siamo nemmeno vicino a dove dovremmo essere.

Larry Page, CEO di Google in conclusione ha detto tutto e niente, lanciando nuove possibilità, ma nulla di concreto. Rimangono aperti molti interrogativi e soprattutto, per quanto riguarda l’innovativo concetto di auto partorito solo come prototipo da BigG, ancora si hanno dichiarazioni precise. Emblematicamente rimaniamo in attesa di eventuali dichiarazioni, magari che possano fare luce sui piani di Google nei riguardi di Motorola.

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