Una dei punti di forza di Google Stadia rispetto ad altri servizi di streaming videoludico è la riduzione della latenza, che l’azienda californiana aveva ed ha intenzione di raggiungere seguendo varie strategie. La principale fra queste è la massiccia presenza di server dedicati a far girare i videogiochi, che solo un’azienda come Google può permettersi di avere a poche decine di chilometri dalla maggior parte degli utenti. A tutto ciò si aggiungono l’ottima capacità di compressione degli algoritmi adottati e soprattutto la connessione Wi-Fi utilizzata dallo Stadia Controller: quest’ultima tecnologia però non si è ancora potuta vedere in azione, ma Google ha finalmente confermato che la funzionalità sarà disponibile nel 2020.

La connessione dello Stadia Controller tramite Wi-Fi invece che tramite Bluetooth come fanno tutti gli altri controller presenti sul mercato dovrebbe infatti permette di ridurre ulteriormente le latenze di gioco, perché l’input dei giocatori si ritroverebbe sostanzialmente a saltare un dispositivo. I dati provenienti dai pulsanti verranno infatti inviati tramite Wi-Fi direttamente ai server in cui è ospitato il gioco: non ci sarà quindi un passaggio per il computer/smartphone/console a cui normalmente sono connessi i controller tradizionali, che in linea teorica confermerebbe quanto affermato da Google.

Naturalmente l’insieme di tutte queste soluzioni messe in gioco da Google non potranno mai far arrivare la latenza ai livelli di un videogioco eseguito localmente, ma è sicuramente un passo necessario per far avvicinare i giocatori ad un futuro basato sul cloud. Già al lancio la latenza di Google Stadia sembra essere abbastanza buona quindi il collegamento Wi-Fi del controller potrebbe davvero essere la svolta che tutti stanno aspettando. L’azienda però deve lavorare anche per risolvere i problemi di lag che molti pionieri di Stadia si sono ritrovati ad affrontare, soprattutto nel caso di connessione instabile: aggiungiamoci i problemi con i codici d’invito al lancio e capiterete subito quando Google debba ancora lavorare per rendere Stadia la piattaforma videoludica del futuro.

Se volete provare con mano vostra Google Stadia ma non possedete un dispositivo Pixel, vi ricordiamo che esiste un metodo per accedere al servizio su qualunque Android: è necessario però eseguire il root.