Google Pixel 3 e Pixel 3 XL sono caratterizzati da un retro in vetro con una doppia finitura che non solo è molto elegante ma, stando al primo scratch test, anche più resistente del previsto.

Con i due nuovi smartphone della famiglia Pixel sono state introdotte alcune novità in termini di design e di materiali costruttivi rispetto ai modelli della generazione precedente. Il cambiamento più significativo è rappresentato probabilmente dal retro ora interamente in vetro, con la porzione inferiore, quella più grande, dotata di una particolare finitura opaca, molto gradevole alla vista ed al tatto. La scelta di utilizzare il vetro per il retro dei due smartphone ha reso possibile l’implementazione della tecnologia di ricarica wireless, ma ha anche sollevato qualche dubbio circa una presunta eccessiva fragilità. Se per un verso, infatti, sono sempre più numerosi gli smartphone con il retro in vetro, nel corso dell’evento di lancio qualche tester aveva notato l’immediata comparsa dei primi graffi. Pochi minuti dopo l’inizio degli “hands-on” i nuovi smartphone di Google mostravano già i primi segni dei (mal)trattamenti subiti.

Google Pixel 3: nessun problema nel primo scratch test

Ad ogni modo, un primo test di resistenza ai graffi improvvisato ha evidenziato come in realtà Google Pixel 3 sia più resistente del previsto. Un temerario utente di Reddit ha pensato bene di spegnere sul nascere gli allarmismi e ha sfruttato il tempo che ha avuto a disposizione con la variante Nera di Google Pixel 3 per realizzare uno “scratch test“.

Nella prima parte del suo test, l’utente in questione ha provato a sollecitare la finitura opaca con le unghie ed il segno comparso è andato via praticamente subito. Il secondo tentativo di graffiare il retro dello smartphone è stato fatto usando una moneta ed anche in questo caso il sottile graffio comparso è sparito pulendo il punto interessato. Esercitando una pressione maggiore con la moneta, è comparso un danno sicuramente più evidente, prontamente rimosso con un po’ di olio di gomito. Le immagini qui sotto mostrano l’esito di questa prima parte del test.

Per la seconda prova l’utente si è servito di una chiave, che ha subito lasciato un segno sul retro di Google Pixel 3. Neanche stavolta comunque si è trattato di un danno permanente: con un po’ di impegno nel pulirlo, il device è tornato come nuovo. Soltanto ripetendo più volte queste sollecitazioni, i graffi non sono più andati via.

Insomma il nuovo smartphone di Google se l’è cavata piuttosto bene, segno che probabilmente gli esemplari esposti nell’area hands-on dell’evento di presentazione non sono stati trattati con particolare riguardo. Per il sollievo di tutti coloro che stavano pensando di acquistarli, pare proprio che Google Pixel 3 e Pixel 3 XL, al netto del retro in vetro, siano perfettamente in grado di resistere a qualche involontaria sollecitazione che può sempre capitare nell’uso di tutti i giorni. Di sicuro, anche alla luce dei prezzi di listino alquanto salati, gli utenti che li sceglieranno non li utilizzeranno per testarne la resistenza a monete e chiavi e magari eviteranno proprio di metterli in tasca insieme ad oggetti di questo tipo.

Vale comunque la pena far notare che i risultati di test di questo tipo, specie se condotti in modo improvvisato e probabilmente anche con una certa fretta, vanno presi cum grano salis: il vetro è pur sempre vetro, quindi tutt’altro che impossibile da graffiare o danneggiare.

A questo punto non ci resta che aspettare qualche altro test più probante, che sicuramente non tarderà ad arrivare. Continuate a seguirci (anche su Instagram) per restare aggiornati e non dimenticate di farci sapere la vostra nel box dei commenti.