I Google Pixel sono da sempre stati degli ottimi smartphone per scattare foto. Infatti, mentre aziende come Apple, Huawei, Samsung & co, hanno da diversi anni abbracciato l’idea di inserire più sensori nel modulo fotocamera, Google ha sfruttato un solo modulo fino alla penultima generazione di Pixel.

Com’è possibile? Sicuramente grazie all’enorme conoscenza che Big G ha accumulato in questo campo. Conoscenza e maestria non solo nel gestire la componente fisica dello scatto (le lenti, i sensori e il modo in cui la luce interagisce con essi), ma soprattutto nella componente software.

Durante l’evento di presentazione dei nuovi Google Pixel 4 e Google Pixel 4 XL, Marc Levoy, professore emerito in informatica e ingegneria elettrica oltre che ingegnere Google, ha più volte rimarcato le qualità della fotocamera dei Google Pixel 4 e la potenza della componente software che permette al telefono di scattare foto così dettagliate.

google pixel 4 xl fotocamera scatti

Malgrado ciò, durante la presentazione il professor Levoy ha mostrato una particolare foto del ponte di San Francisco in una notte di Luna piena. Chi vuole scattare foto in questa condizione si ritrova con una foto in cui la porzione superiore è sovraesposta per via della Luna e la porzione inferiore pesantemente sottoesposta.

In soldoni, l’elevata brillantezza della Luna che riflette i raggi del Sole oscura tutti gli elementi presenti in foto. Il professor Levoy ha però ribadito che Google è costantemente impegnata a migliorare la qualità della fotocamera attraverso aggiornamenti software. Forse, in futuro, sarà possibile scattare foto di qualità anche in condizioni estremamente complicate, banalmente aggiornando il telefono.

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