Google ha appena incaricato David Feinberg, amministratore delegato del GHS (sistema di assistenza sanitaria di parte della Pennsylvania, con 1,5 milioni di pazienti), di coordinare alcuni suoi gruppi di lavoro. L’assunzione di Feinberg però, al momento, ha solo uno scopo organizzativo all’interno della società. Tuttavia, questo potrebbe preannunciare grandi cambiamenti per l’azienda, che forse si sta preparando a rilasciare nuovi prodotti e servizi mirati a monitorare la salute degli utenti.

Attualmente, gli unici prodotti di consumo di Google in questo campo sono l’applicazione Google Fit e la piattaforma Google Cloud, che offre da poco una semplificata integrazione ai servizi sanitari. Nuovi dispositivi dovrebbero però già arrivare fra la gamma di quelli Nest, che in un prossimo futuro dovrebbe adottare delle tecnologie che aiuteranno gli anziani a vivere in maniera indipendente.

La divisione AI di Google sta già da tempo mostrando un certo interesse in campo medico, per esempio presentando un microscopio con realtà aumentata che rileva il cancro o ancora utilizzando il machine learning per analizzare la relazione che intercorre fra l’immagine della retina di un paziente e lo sviluppo di malattie cardiache.

Anche le altre aziende appartenenti come Google al conglomerato Alphabet stanno facendo ricerche in questo campo. Verily è al lavoro su un dispositivo indossabile che permette di prelevare sangue in modo non invasivo ed ha iniziato una partnership con l’Istituto Nazionale di Sanità statunitense, così da avere accesso ai dati di uno studio clinico di precisione durato 10 anni. Calico invece sta cercando modi per estendere la vita umana.

Non ci resta quindi che augurarci che la società californiana riesca davvero a trovare dei modi efficaci per migliorare la qualità della vita di tutti noi.