“Quanti mesi ci sono in dieci anni?”, “Qual è la radice quadrata di 104919?”, “Come si chiamava il nonno di Leopardi?”. Queste sono solo alcune delle infinite possibili domande che sarà possibile formulare e sottoporre a Google. Quello che è diventato il motore di ricerca per eccellenza passerà infatti nel corso dei prossimi mesi alla “ricerca semantica”: tale cambio permetterà la ricerca in un vastissimo database contenente le informazioni necessarie a collegare parole e fatti.

Parafrasando le parole di un dirigente della società di Mountain View, se un utente cercherà “lago di Garda” non troverà solo i siti web che parlano del lago di Garda, ma riceverà anche informazioni come la posizione, l’altitudine, la temperatura media, le località vicine e così via. In questo modo sarà possibile, attraverso l’impiego di semplici domande, ricevere le informazioni necessarie senza dover scartabellare tra mille differenti siti web.

Secondo Engadget l’intento malcelato è di aggredire i social network, ma non vedo la connessione tra le due cose. Voi cosa pensate? Questa cosa semplificherà le vostre vite oppure ve le renderà più complicate, ora che si sa come “ragiona” Google e quindi è possibile ricavare i risultati migliori?