Uno sviluppatore di applicazioni Android tempo fa ha raccontato su Reddit la sua vicenda con Google, che lo aveva “minacciato” di sospendere il suo account qualora non avrebbe aggiornato la sua applicazione, ormai lasciata indisturbata da oltre un anno, violando in apparenza le policy dell’azienda californiana. Fino a qui sembrerebbe tutto regolare, ma il problema è che l’app si trovava nello stato “non pubblicata”, ovvero rimossa dal Play Store tranne per coloro che l’avevano già installata.

Dato che il povero sviluppatore ha chiaramente perso interesse per la propria app, è lecito pensare che avrebbe semplicemente potuto eliminarla dal Play Store: così però non si può fare, poiché Google permette di cancellare completamente un’applicazione solo se questa non è installata su nessun dispositivo, perché naturalmente non si può eliminare remotamente dallo smartphone di qualcuno, per ovvi motivi.

Fortunatamente, Jacob, dell’Android Developer Relations, ha letto il post su Reddit e si è affrettato a chiarificare la questione: il minaccioso avvertimento ricevuto dallo sviluppare via email è solo un messaggio automatico e nessuna sospensione arriverà solamente per questo motivo. Jacob ha suggerito allo sviluppatore di lasciare l’app come ha fatto finora; infatti, qualora sia necessario eliminarla, un team di addetti procederà in autonomia a rimuoverla. Infine, il dipendente Google ha proceduto ad informare i responsabili di questi fatti, facendo notare che non solo le mail sono fuorvianti, ma anche che le policy dell’azienda riguardanti le rimozioni delle app e la sospensione degli account sviluppatore sono scritte in modo ingannevole.

I timori dello sviluppatore dovrebbero ormai essersi placati e forse la questione potrebbe giovare anche agli altri suoi pari, nel caso Google decida davvero di rivedere il linguaggio delle sue politiche.