I bambini adorano le favole della buonanotte e ai genitori piace raccontarle e magari sfruttarle per far addormentare in fretta i propri figli: questo è innegabile. Non sempre però l’orario di lavoro del cantastorie della famiglia e quello a cui i bambini devono andare a letto sono conciliabili ed è proprio qui che entra in gioco la nuova funzionalità My Storytime di Google.

My Storytime è un’azione costruita appositamente per Google Assistant che permette di registrare le proprie storie preferite con tanto di istruzioni per l’uso dedicate ai destinatari che le ascolteranno. Se il genitore solitamente più propenso a raccontare le favole della buona notte si trova lontano da casa, l’altro può chiedere al proprio Google Nest Mini “Hey Google, talk to My Storytime” (Ok Google, parla alla Mia Favola della Buonanotte) per inizializzare il racconto preregistrato da colui che si è ritrovato impegnato quella sera. My Storytime può per esempio rivelarsi utile anche nel caso in cui entrambi i genitori siano fuori casa, lasciando i figli alla bambinaia o ai nonni, che possono ricorrere a questa funzionalità nel caso in cui non riescano a far addormentare i bambini.

Come si creano queste storie? Basta recarsi sul sito www.mystorytime.com e registrarsi col proprio account Google: dopo aver eseguito questo semplice passo si potrà cominciare a costruire una libreria di storie di famiglia, a cui è possibile accedere in qualunque momento tramite un dispositivo Google Home/Nest Home.

E la privacy? Sul sito mystorytime Google scrive “This is a Voice Experiment by Instrument” e “Made with some friends from Google”. Viene subito da chiedersi se quindi ci sia un maggior rischio che qualcuno ascolti i propri dati, dato che c’è una seconda azienda coinvolta nel progetto: le privacy policy di Google sembrano però assicurare la generale segretezza di cui è solita Google e la possibilità di scegliere di smettere di condividere i propri dati personali con essa e le aziende di terze parti con cui opera. In ogni caso le registrazioni non vengono ascoltate da nessuno.