Google inizia a introdurre alcuni piccoli cambiamenti all’app launcher sul desktop, con sempre più Material Design. Intanto pare che Big G stia bloccando l’accesso agli account ad alcuni browser per Linux e ad alcune app che richiedono solo username e password. Andiamo a scoprire tutto più nel dettaglio.

Più Material Design per l’app launcher Google

Google ha iniziato il rollout di alcuni cambiamenti all’app launcher, accessibile sul browser in versione desktop. Stiamo parlando di quella finestra a disposizione in alto a destra sul web, che compare cliccando sull’immagine del profilo dell’account Google: come potete vedere negli screenshot comparativi qui in basso, troviamo il nuovo carattere Google Sans e un maggior numero di “applicazioni” accessibili.

Il rollout è come al solito graduale e sembra riguardare sia gli account gratuiti privati sia quelli G Suite aziendali. Per verificare non dovete fare altro che premere sulla vostra immagine di profilo, anche dalla stessa pagina di ricerca Google.

Google blocca alcuni accessi a browser e app di terze parti

Alcuni utenti, usando browser specifici per Linux (come ad esempio Falkon, Konqueror e Qutebrowser) si sono ritrovati gli accessi bloccati al proprio account Google. Sembra che ci sia proprio Big G dietro questi blocchi, che avvengono solo su alcuni browser e non sui più utilizzati Chrome, Firefox, Edge, Opera etc.etc.

I browser bloccati sembrano tutti avere come caratteristica comune l’uso del Qt WebEngine, che si affida a Qt per ricevere l’ultima versione di Chromium. Il messaggio che sta comparendo ad alcuni utenti è questo:

This browser or app may not be secure. Try using a different browser. If you’re already using a supported browser, you can refresh your screen and try again to sign in.

Non sappiamo se si tratti solo di un test temporaneo o se le cose rimarranno così da ora in poi. Nel caso utilizziate uno dei browser citati più su, specifici per Linux, potreste considerare di passare a un altro, almeno per ora.

Google sta inoltre bloccando le “app meno sicure“, definite “LSA” (ossia Less Secure Apps), che provano ad avere accesso all’account G Suite utilizzando solo username e password: sembra che da ora in avanti la casa di Mountain View inizierà a supportare solo il sistema OAuth, adottato per la prima volta su Gmail nel 2010.

Il procedimento sarà ovviamente graduale: a partire dal 15 giugno 2020 non sarà più possibile connettersi con una LSA per la prima volta, mentre dal 15 febbraio 2021l’accesso verrà disattivato per tutti gli account G Suite“. La motivazione? Secondo Google queste app mettono gli account maggiormente a rischio.

Il cambiamento riguarderà molto servizi business come IMAP, CalDAV, CardDAV, Exchange ActiveSync e non solo; i client iOS e Thunderbird, tra gli altri, continueranno a funzionare, ma potrebbe essere necessario rimuovere e reinserire l’account. Per maggiori informazioni sull’argomento potete fare riferimento all’articolo pubblicato direttamente da Google (link).

Emoji: ecco come Google rende tutto più facile su Android

Google ha pubblicato sul canale ufficiale di Android un nuovo breve video riguardo le emoji. Al suo interno il product manager Seb Grubb spiega come Google investe nel miglioramento delle emoji con lo standard Unicode. Se siete interessati vi lasciamo al filmato in questione, che svela la reale utilità di quest’ultimo per evitare problemi di incompatibilità tra le piattaforme.

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