Fra patch di sicurezza Android mensili e Google Play Protect che analizza periodicamente le applicazioni installate in cerca di malware, Google evidentemente non è ancora pienamente soddisfatta della situazione sicurezza su Android, tanto che ha lanciato un’iniziativa chiamata Android Security and PrIvacy REsearch (ASPIRE), che mira a far collaborare ricercatori esterni con i propri team di sviluppo.

L’azienda è ben conscia di come la natura Open Source di Android sia stata parte fondamentale nell’aumentare la sicurezza del sistema operativo, dato che moltissimi sviluppatori esterni hanno potuto trovare falle di sicurezza o hanno proposto metodi per migliorare la piattaforma.

Sulla base di questa considerazione, Google ha deciso di velocizzare la collaborazione con i ricercatori accademici tramite il progetto ASPIRE, collaborazione che porterà i suoi benefici durante i prossimi 2-5 anni: quindi non si tratta di aiuti per funzionalità da applicare immediatamente, ma della ricerca e sviluppo di parti molto complesse del sistema operativo, che hanno bisogno di molto lavoro e pianificazione prima di essere aggiunte ad una release stabile del robottino verde.

Infine, Google ha in mente vari modi per permettere agli sviluppatori di entrare a far parte dell’iniziativa:

  • Inviare un’idea di ricerca per una patch di sicurezza Android o una proposta al programma Google Faculty Research Awards (FRA).
  • Fare applicazione per una internship di ricerca che dovrebbe valere come dottorato.
  • Fare applicazione per diventare un Ricercatore In Visita a Google.
  • Contattare Google se si hanno domande riguardanti la sicurezza e la privacy che possano aiutare una propria eventuale ricerca.
  • Essere co-autori di pubblicazioni assieme a team Android al di fuori del programma FRA.
  • Collaborare con team Android per apportare cambiamenti all’Android Open Source Project.