Google vuole rendere l’installazione delle app tramite P2P una procedura semplice, in un futuro non molto lontano. Per farlo, a giugno ha iniziato ad aggiungere i metadati di sicurezza nelle applicazioni e negli aggiornamenti, in modo da verificare che i file APK provengano dal Google Play Store.

Oggi, Google ha iniziato una serie di test per l’installazione di applicazioni via peer-to-peer, attraverso app di terze parti. Per la sicurezza, Google sta sfruttando il lavoro fatto a giugno e ora è in grado di determinare la provenienza degli APK, anche offline.

Nel momento in cui il dispositivo torna online, l’applicazione installata tramite P2P viene aggiunta automaticamente nella libreria personale del Google Play Store, in modo da ottenere gli aggiornamenti in modo del tutto normale.

Gli utenti possono iniziare a scambiarsi le applicazioni tramite P2P solo attraverso alcune app autorizzate da Google come ShareIt, che potete scaricare dal badge in basso. Inoltre, presto verrà aggiunto il supporto su Google Files Go e Xender.

Anche gli sviluppatori possono stare tranquilli, in quanto non devono modificare in alcun modo le proprie applicazioni per renderle compatibili con il canale P2P ufficiale di Google.