Gli sviluppatori di Google Chrome hanno rilasciato la versione 79 beta nelle scorse ore, con la quale sono state introdotte alcune interessanti novità.

Una di queste è chiamata “tab freezing” ed è una soluzione studiata dal team di Google per consentire al browser di risparmiare memoria, processore e autonomia. Tale funzionalità, disponibile su Windows, Mac, Linux e Chrome OS, prevede che le schede che sono in background per oltre cinque minuti verranno congelate e non saranno in grado di eseguire attività (esiste un’eccezione per audio e video).

Il team di Google Chrome sta lavorando su un blocco appunti condiviso tra computer e Android, disponibile nel menu di scelta rapida (il testo copiato può essere condiviso su dispositivi connessi allo stesso account e con Chrome Sync abilitato, il tutto con crittografia end-to-end).

Inoltre Google Chrome 79 presenterà un esperimento per l’1% degli utenti che consente connessioni DNS sicure con DNS-over-HTTPS.

Ed ancora, con Google Chrome 79 troviamo l’API per dispositivi WebXR (consentirà la creazione di applicazioni AR), verrà migliorato il funzionamento delle icone adattive e da gennaio 2020 inizieranno ad essere contrassegnati come “Non sicuri” i siti che utilizzano TLS 1.0 o 1.1 (sarà anche rimosso il simbolo del lucchetto).