Crede molto nel chip Titan M che Google ha incluso nei suoi smartphone a partire dai Pixel 3. Ci crede a tal punto da ricompensare con la bellezza di un milione di dollari chi dovesse riuscire a compromettere il suo chip di sicurezza. Milione a cui si può sommare un bonus del 50%, quindi altri 500.000 dollari, nel caso in cui si trovasse anche un exploit su alcune developer preview di Android.

Il chip Titan M, annunciato l’anno scorso insieme ai Pixel di terza generazione, custodisce i dati dell’utente giudicati più sensibili in modo tale da dissociarli dall’hardware principale e proteggerli da determinati attacchi. Google spiega che il chip offre “protezione on-device a credenziali di accesso, crittografia, dati delle app e all’integrità del sistema operativo”.

Insieme al premio-monstre per chi riuscisse a “bucare” il chip Titan M, Google oggi ha annunciato delle nuove ricompense per il programma Android Security Rewards, quello che premia in denaro chi riuscisse ad evidenziare delle falle. Il dettaglio completo sulle nuove ricompense e vulnerabilità da ricercare è disponibile nella pagina dedicata all’iniziativa.

Dal 2015, anno di debutto di Android Security Rewards, Google ha corrisposto ai ricercatori oltre quattro milioni di dollari.

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