Non tutti lo sanno, ma Google Assistant può essere utilizzato anche con query testuali. Infatti, se la maggior parte degli utenti è ormai abituato a invocare l’AI di Google e a chiedere informazioni/curiosità direttamente con la propria voce, l’assistente digitale di Big G è anche in grado di processare correttamente richieste su base testuale.

In queste ore la versione beta 10.87 di Google Assistant ha iniziato a mostrare quella che sembra una versione embrionale dei suggerimenti con completamento automatico, alla stregua di quanto già avviene da anni sull’applicazione di ricerca standard di Google.

Infatti, iniziando a digitare qualche parola, una nuova UI mostra fino a 5 suggerimenti che potrebbero essere in qualche modo correlati al testo immesso nell’apposito campo. Malgrado si tratti di una implementazione piuttosto basilare – come si vede dalle foto sembra che l’interfaccia di suggerimento sia stata presa da quella di ricerca Google e portata dentro Google Assistant -, l’assistente digitale sembra essere in grado di discriminare correttamente il testo immesso fra una ricerca standard e un contenuto specificamente pensato per Google Assistant.

Per capire il senso di tutto ciò, basta guardare il suggerimento di Google Assistant alla ricerca “once” rispetto a quello dell’applicazione di ricerca Google. In quest’ultimo suggerisce contenuti multimediali che hanno come radice comune la parola “once” – una volta -, con l’assistente digitale troviamo gli stessi risultati ma con l’aggiunta di “once in a blue moon“, con tanto di icona di Google Assistant, ovvero una delle tante frasi colloquiali e scherzose disseminate lungo il codice dell’assistente digitale

Attualmente non ci è dato sapere se e quando i suggerimenti con completamento automatico di Google Assistant arriveranno nella forma in cui l’abbiamo visti in questa news. Trattandosi di una funzione legata alla versione beta dell’app, è probabile che si tramuti in una bolla di sapone o che verrà effettivamente implementata nel corso delle prossime release.