Un assistente virtuale è piuttosto inutile se non riesce a capire i comandi impartiti dall’utente o se lo costringe a parlare più lentamente e più chiaramente e pare che Google Assistant in questo campo sia migliore rispetto alle soluzioni offerte dalla concorrenza.

Stando ad uno studio condotto da Vocalize.ai, infatti, Google Assistant si è comportato meglio rispetto ad Amazon Alexa e Apple Siri per quanto riguarda la comprensione degli accenti (aspetto fondamentale per gli utenti che parlano inglese ma non sono madrelingua).

I tre assistenti sono stati messi alla prova con un test che includeva un accento americano nativo, uno indiano e uno cinese.

Innanzitutto sono state pronunciate 36 parole a un volume costante e tutti hanno funzionato bene con gli accenti americani e indiani mentre Google Assistant è risultato eccellente per l’accento cinese. La soluzione di Google si è distinta anche quando il test è stato condotto con rumore ambientale di sottofondo e quando si è trattato di comprendere gli accenti a vari livelli di volume.

Complimenti a Google.