Google Assistant, l’apprezzato assistente virtuale del colosso di Mountain View, stando alle dichiarazioni ufficiali, dovrebbe essere disponibile ufficialmente in ben 30 lingue ed in oltre 80 Paesi, ma forse la realtà è un po’ diversa e sarebbe il caso che Big G intervenisse per fare chiarezza.

L’edizione 2019 del Google I/O è ormai alle spalle, ma ci ha ovviamente lasciato in eredità un enorme quantitativo di novità ed annunci, alcuni dei quali erano passati un po’ in sordina in un primo momento e soltanto ad una seconda occhiata si stanno dimostrando meritevoli di maggiore attenzione.

Tra i grandi protagonisti della conferenza di Google dedicata agli sviluppatori non poteva naturalmente mancare Assistant: l’assistente virtuale di Big G è in forte ascesa e, grazie alle novità epocali annunciate durante il keynote di apertura, compirà un importantissimo salto generazionale in termini di velocità oltre che di utilità per i singoli utenti.

Durante la stessa conferenza inaugurale dell’evento Scott Huffman di Google aveva anche speso qualche parola sulla crescita di Assistant e sulla sua progressiva espansione in tutto il mondo, parlando di una disponibilità del servizio per oltre un miliardo di device, in oltre 30 lingue e 80 Paesi sparsi per il Globo. Si tratta di numeri certamente impressionanti, anche se probabilmente Google li ha un po’ approssimati, visto che in numerosi Paesi Assistant sembra essere ancora nella fase Beta.

google assistant map

Vale la pena precisare che Big G tiene conto del collegamento tra lingue e disponibilità nei vari Paesi, ma entrambi i fattori sono rilevanti. Guardando la mappa riportata qui sopra si notano molte combinazioni lingua/Paese con riferimento alle quali la disponibilità di Assistant è cosa nota (anche se per alcuni in open Beta): USA, Canada, Brasile, Messico, molti Paesi europei, Russia, Turchia, KSA, Egitto, Giappone, Corea del Sud, India, Indonesia, Cina, Australia, etc.

Ce ne sono però anche numerosi altri in tutto il mondo mai associati ad Assistant prima d’ora, come Finlandia, Ucraina, Romania, Ungheria, Serbia, Moldavia, UAE, Algeria, Tunisia, Marocco, Sudafrica, Congo, Uganda e Kenya.

A proposito di questi ultimi non è chiaro cosa spinga Google a considerare Assistant già disponibile. In alcuni Paesi come Turchia e Polonia c’erano state delle beta private prima del rilascio pubblico, potrebbero dunque essere in corso test analoghi anche altrove. Il solo fattore linguistico non sembra dirimente dal momento che se, ad esempio, si guardasse ai Paesi di lingua francese elencati, non si spiegherebbe la mancata presenza nella lista di altri come Madagascar e Mali.

Il team di Android Police ha già contattato Google per ottenere un chiarimento, ma per adesso non ha ottenuto risposta. Se vi trovate in uno dei Paesi inediti inseriti nella mappa della disponibilità di Assistant e avete ricevuto un invito a provarlo in versione Beta, fatecelo sapere nei commenti.