Google potrebbe essersi ispirata al funzionamento di Magisk e aver creato APEX, un nuovo sistema per tentare di velocizzare ulteriormente gli aggiornamenti di Android.

Come sicuramente saprete, Google ci ha già provato con Project Treble, ottenendo per il momento risultati non troppo entusiasmanti (magari col tempo…). Basti pensare che Android 9 Pie non compare nemmeno nell’ultima distribuzione di Android di ottobre. APEX potrebbe essere il nuovo asso nella manica di Big G ed è stato scovato all’interno del codice AOSP, con tanto di repository dedicato (link).

In base a ciò che si riesce a comprendere per il momento, sembra che il funzionamento di APEX consista nel “modularizzare” una ROM di Android in diversi pacchetti, in modo simile al principio utilizzato da Magisk, che i più avvezzi al modding conosceranno sicuramente. Questi pacchetti verrebbero memorizzati in uno spazio dedicato (/apex/packagename/), dove “packagename” sarebbe sostituito da un identificatore scelto dall’OEM o da Google stessa: in questo modo i vari produttori sarebbero in grado di aggiornare separatamente le parti di loro “interesse”, senza dover andare a toccare o modificare il resto.

Stiamo ancora parlando di ipotesi, ma Google APEX potrebbe veramente essere il prossimo step per provare ad arginare quello che è uno dei maggiori problemi di Android, ossia la frammentazione. Sembra, comunque, che il codice di APEX non sia incluso in Android 9 Pie e che potrebbe arrivare con Android Q. Per maggiori dettagli potete consultare questo link.