Al Google I/O 2019, che ha preso il via oggi a Mountain View e che continuerà fino al 9 maggio, Google ha riservato un importante spazio alla privacy e alle funzioni di parental control di Family Link.

A partire da Android Q, che sarà rilasciato nel corso della prossima estate Family Link, lo strumento per controllare l’utilizzo dello smartphone da parte dei propri figli, sarà presente su ogni smartphone Android. I genitori avranno un controllo più dettagliato sui limiti di tempo, visto che sarà possibile decidere il tempo per ogni singola applicazione.

I genitori potranno regalare dei bonus di tempo direttamente dal proprio smartphone magari come premio o come incentivo in casi particolari. Google ci ricorda inoltre che esiste una sezione dedicata alle applicazioni consigliate dagli insegnanti e che sono disponibili giochi e attività per le famiglie sugli speaker intelligenti, smart display e smartphone selezionati.

Diventa più semplice per gli utenti gestire la propria privacy, grazie all’immagine del profilo che in questo mese sarà introdotta in altre app Google, dopo essere già visibile in Gmail, Drive, Contatti e Pay. In questo modo sarà più semplice capire se è stato effettuato il login al servizio e accedere alle impostazioni del proprio account.

Da qui, attraverso semplici interruttori, l’utente potrà decidere quali dati condividere con Google e quali tenere privati, con la possibilità di cancellarli in qualsiasi momento. Per Attività Web e App è possibile decidere se cancellare automaticamente i dati, decidendo se conservare i dati per 3 mesi o 18 mesi, con una gestione automatizzata da parte di Google.

Dopo averla vista per anni su Chrome, e più recentemente su YouTube, la modalità Incognito arriva ora anche su Maps e sulla Ricerca, dove sarà utilizzabile nelle prossime settimane. Potrete utilizzare il navigatore e viaggiare senza che i dati vengano salvati sul vostro account, nel pieno rispetto della vostra privacy.

La privacy passa anche attraverso un miglior utilizzo dell’intelligenza artificiale, come dimostra Gboard. Finora la tastiera di Google suggeriva le parole utilizzate con maggior frequenza solo dopo aver osservato le abitudini di un utente ma grazie al federated learning sarà in grado di imparare nuove parole utilizzate da migliaia di utenti, suggerendole senza che siano mai state utilizzate in precedenza.

Per finire qualsiasi dispositivo con Android 7.0 o successivo potrà essere utilizzato come Security key nel processo di autenticazione a due fattori, nella notifica di attività sospette o comportamenti inusuali.