Anche quest’anno l’evento Made by Google ha visto i diversi oratori che si sono succeduti sul palco concentrarsi maggiormente sulle funzioni8, piuttosto che sciorinare dati tecnici che il più delle volte lasciano il tempo che trovano.

Così piuttosto che soffermarsi sulla scheda tecnica di Google Pixel 4 e Google Pixel 4 XL, Big G ha preferito dedicare più attenzione al nuovo comparto fotografico, che si è arricchito di un nuovo sensore da 16 megapixel con funzioni di teleobiettivo.

Per spiegarci il motivo di alcune scelte e alcuni dei segreti che permettono agli smartphone Google di essere sempre al vertice in campo fotografico, è intervenuto il professor Mark Levoy, responsabile dello sviluppo delle tecnologie fotografiche presso Google.

La scelta di utilizzare un teleobiettivo piuttosto che una lente ultra grandangolare è stata dettata dalla maggiore versatilità offerta da una lente che permette di porre maggiore attenzione sul soggetto. Il principio è stato indirettamente ribadito dalla fotografa professionista Anne Leibovitz, che ha utilizzato il nuovo Google Pixel 4 per una serie di scatti dedicati ad attivisti e persone dedite a cambiare il mondo.

Il soggetto rimane sempre al centro della fotografia e non ci sono veri e propri trucchi per ottenere scatti strepitosi, se non usare al meglio lo strumento e il proprio talento. Levoy ha sottolineato come una componente fondamentale del nuovo sistema sia il software, che svolge un ruolo fondamentale per innalzare la qualità delle foto.

Quattro sono le novità fondamentali del nuovo comparto fotografico del Pixel 4, ma altre sono in arrivo nei prossimi mesi, grazie a costanti aggiornamenti e miglioramenti promessi da Google. La funzione Live HDR, con doppio controllo dell’esposizione, permette di visualizzare in anteprima il risultato di uno scatto a cui viene applicato il trattamento HDR, con due cursori che permettono di variare luci e ombre in tempo reale, per dare l’effetto voluto alla foto.

Nuovo è anche il bilanciamento del bianco basato sull’apprendimento, utilizzato finora nella modalità notturna di Pixel 3 e portato ora su tutte le altre modalità di scatto. In questo modo sono garantiti colori perfetti anche in situazioni in cui la luce è più difficile da gestire, con situazioni che portavano a identificare la luce bianca come se fosse gialla o arancione.

La modalità ritratto si evolve ulteriormente, con risultati che si avvicinano a quelli ottenibili con una reflex tradizionale. Grazie al teleobiettivo la misurazione della profondità è più accurata e consente di definire maggiormente alcuni dettagli, come i capelli, con sfocature decisamente più realistiche.

Migliora ulteriormente la modalità notturna, che si arricchisce della modalità dedicata all’astrofotografia. Grazie a tempi di esposizione molto lunghi, che richiedono inevitabilmente l’uso di un cavalletto, e grazie agli algoritmi computazionali, che eliminano l’effetto di movimento delle stelle. è possibile ottenere scatti impensabili per uno smartphone.

Molte novità arriveranno nei prossimi mesi, visto che Google intende portare numerosi aggiornamenti che renderanno sempre più elevata la qualità fotografica dei Google Pixel 4.

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