Il desiderio di avere le novità il prima possibile spinge una buona fetta degli appassionati di tecnologia ad aderire ai programmi di anteprima o beta, nonostante i rischi derivanti da una build non ottimizzata alla perfezione o, peggio, la possibilità di mettere a rischio la funzionalità dei propri oggetti smart.

Proprio quest’ultimo scenario sembra essere accaduto negli ultimi giorni ad alcuni Google Home i quali, dopo l’installazione di un aggiornamento in anteprima, hanno smesso di funzionare del tutto. Alcuni degli utenti coinvolti se la sono cavata con un po’ di paura ed un ripristino alle impostazioni di fabbrica, altri invece sono stati costretti a fare spallucce davanti a dei Google Home non funzionanti e non rilevabili.

Coloro che hanno assediato il web di segnalazioni raccontano l’inizio del calvario con i LED sull’altoparlante smart che iniziano a lampeggiare di arancione e con l’assenza di reazioni al comando “Hey Google”. Se il tentativo di reset alle impostazioni di fabbrica fallisce, il lampeggio dei LED si interrompe e rimangono fissi sull’arancione, con il Google Home che sparisce dall’elenco dei dispositivi dell’app Home e non viene più rilevato.

Resta da vedere se Google riuscirà a rimediare al pasticcio tramite un firmware risolutivo che eviti ai malcapitati di dover intervenire sull’hardware. I Google Home sono sul mercato da tre anni ormai, e per molti la garanzia è scaduta. La società non ha ancora commentato la vicenda, vi terremo aggiornati.

Aggiornamento del 30 gennaio 2020: Google ha comunicato che il problema è stato risolto, aggiungendo qualche informazione su ciò che si è verificato.

Abbiamo risolto un problema di configurazione del server che ha interessato un ristretto numero di persone nell’utilizzo di Google Home. È stato rilasciato un aggiornamento e i dispositivi si ripristineranno senza che sia necessaria alcuna azione da parte degli utenti.