Il grafico sotto parla chiaro: fino al 2015 gli incrementi nel numero di applicazioni di App Store e Google Play Store Google erano pressoché sovrapponibili. Un anno più tardi però a Mountain View hanno provato lo sprint, che nel 2017 ha fruttato un sostanzioso distacco.

Secondo i numeri rilevati da Appfigures, buona parte del brusco cambiamento di passo in termini di gap dal 2016 al 2017 è dovuto ad un passo indietro di Apple, il cui store si è alleggerito. Così quel +30% del Google Play Store messo a bilancio nel 2017 grazie a 3,6 milioni di app punta i riflettori verso i 2,1 milioni di App Store nello stesso periodo, con un decremento del 5% (erano 2,2 milioni nel 2016).

L’inaspettato calo della piattaforma di Cupertino, dicono da Appfigures, è da imputare a varie ragioni, tra cui l’intensificazione dei controlli sulle app poco aderenti alle linee guida, l’eliminazione di quelle abbandonate dagli sviluppatori e delle altre che di fatto “clonavano” software già esistenti.

È ovvio come buona parte della flessione dipenda dagli sviluppatori stessi che evidentemente hanno rivisto le priorità dando precedenza allo store di Google: in numeri, nel 2017 la piattaforma del robottino verde ha accolto 1,5 milioni di applicazioni che si frappongono alle 755 mila in meno dell’ambiente rivale.

Come se non bastasse, molte delle novità approdate su Google Play Store durante lo scorso anno provenivano da App Store, mentre quelle che hanno seguito il percorso inverso sono state circa la metà. Rimane da sperare che Google non dilapidi in qualche maniera il vantaggio accumulato sulla storica rivale!

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