Un paio di settimane fa vi abbiamo proposto una riflessione sui nuovi Pixel 3, stuzzicandovi su tre temi che a nostro avviso meritavano un certo tipo di approfondimento. Vi abbiamo chiesto se i servizi offerti da Google fossero sufficienti a giustificare un prezzo così elevato, visto che sulla carta la scheda tecnica sembra inferiore ad alcuni concorrenti diretti.

Su questo punto non c’è stata unanimità dei giudizi, ma in linea di massima avete giudicato leggermente troppo alto il prezzo dei nuovi smartphone, in quanto non sembrano offrire molto di più rispetto alla generazione precedente. È forse questo il “difetto” principale, visto che gran parte delle novità software arriveranno nelle prossime settimane anche sui Pixel 2, riducendo ulteriormente la voglia di upgrade dei possessori dei modelli precedenti.

D’altro canto Google non ha fatto che adeguarsi a un mercato che ritiene che la soglia dei 1.000 euro sia più che adeguata per un top di gamma e a quanto pare le vendite sembrano dare ragione alle compagnie che adottano questa filosofia, Apple in primis.

Anche sulla fotocamera il vostro parere è discordante, visto che Google ha deciso di non allinearsi alla concorrenza, inserendo quantomeno un secondo sensore in grado di rendere più duttile la fotocamera posteriore. È vero che il lavoro degli ingegneri software è stato straordinario, e con la modalità notturna, non ancora ufficialmente disponibile, Google si dimostra all’altezza di Huawei, che utilizza una tripla fotocamera posteriore.

Molti però lamentano l’assenza di un teleobiettivo ma soprattutto quello di un obiettivo grandangolare, che avrebbe sicuramente contribuito a rendere ancora più interessante una fotocamera che comunque è di ottimo livello.

Ci sono stati meno dubbi sul notch di Google Pixel 3 XL, che a quanto pare è stato mal digerito dagli utenti, soprattutto per la sua altezza, decisamente superiore rispetto a quella della concorrenza. Meglio avrebbe fatto Google dunque a utilizzare la stessa soluzione dello scorso anno, ripresa anche su Google Pixel 3, con cornici beni visibili ma in grado di mantenere un ottimo equilibrio nel design.

Sembra dunque che quello che manca per rendere Google Pixel 3 XL perfetto sia proprio questa volontà di seguire la concorrenza e proporre soluzioni già viste, senza magari osare con soluzioni diverse. È vero che Google vuole avere la possibilità di testare in prima persona le migliori soluzioni per gestire il notch, ma la sensazione che emerge dai vostri commenti è che, dal punto di vista del design, Google abbia ancora molto da imparare se vuole realmente entrare in competizione con i grandi del mercato degli smartphone.

A questo punto, pensate che Google Pixel 2 XL debba essere rivalutato e possa diventare un’ottima soluzione, soprattutto alla luce degli aggiornamenti che lo renderanno di fatto molto simile a Google Pixel 3 XL? Fateci sapere le vostre impressioni utilizzando il box dei commenti.