Asus ha annunciato di voler concentrare la propria divisione mobile esclusivamente sui “power user”, ovvero sugli utenti più esigenti in termini di prestazioni e funzionalità. In seguito al cambio di direzione, l’amministratore delegato Jerry Shen si dimette, per lasciare il posto ad una nuova struttura “co-CEO”, che a partire dal primo gennaio 2019 sarà composta da S.Y.Hsu e Samson Hu. Shen ha ricoperto la carica per ben 11, nei quali ha quindi guidato la nascita della serie di smartphone ZenFone, dei computer ZenBook e delle serie Transformer e e PadFone. L’ormai ex-AD non rimarrà però con le mani in mano, ma si metterà in testa alla nuova startup AIoT iFast.

La difficoltà di combattere nel mondo degli smartphone è stata descritta dal presidente di Asus Jonney Shih come un “campo di battaglia insanguinato“, perciò si può intuire come il sentimento di Shen sia condiviso da molti all’interno dell’azienda. Questo cambiamento però ha avuto un costo per l’azienda, quantificabile in una perdita netta di 190 milioni di dollari, divisi in spese di produzione ed organizzazione, prodotti rimasti in magazzino e royalties varie. Asus non è la sola a trovarsi di fronte a queste problematiche, infatti solo ieri Sony ha annunciato di voler arrivare a tagliare fino al 50% dei costi della sua divisione mobile.

Ma cosa porterà questo cambio di strategia? Vedremo il lancio di molti prodotti innovativi, dato che il target saranno solamente gli utenti più esigenti? Vedremo molti smartphone dedicati al gaming simili all’Asus ROG Phone? Nulla di nuovo è stato svelato, per cui non ci resta che attendere pazientemente.