Che cos’è il DC Dimming, Modalità anti-sfarfallio in italiano, recentemente tornato alla ribalta con la decisione di OnePlus di portare questa funzione a bordo dei suoi vecchi modelli OnePlus 6 e OnePlus 6T? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza a proposito di questa funzionalità che può tornare molto utile e che ha una destinazione e un uso ben specifici, anche se lascia spazio a un compromesso.
Che cos’è il DC dimming
Se volessimo spiegare che cosa sia il DC dimming con una frase potremmo rispondere che trasforma i velocissimi impulsi luminosi sul display (simili a bande che scorrono senza soluzione di continuità) con un’illuminazione costante.
Scendendo più nel dettaglio, questa procedura va infatti a correggere qualcosa di fastidioso che occorre agli schermi OLED che mostrano uno sfarfallio che si può percepire soprattutto a livello di luminosità molto bassi. Il risultato può essere un affaticamento più veloce alla vista e, nei casi degli utenti più sensibili, anche un leggero malessere al capo.
Come funziona il DC dimming
Questa funzione agisce a livello dell’erogazione della corrente al display, modulandola in modo tale che il difetto venga ridotto al minimo possibile e gli occhi si possano affaticare molto meno. La maggior parte dei produttori di schermi organici utilizza di default una funzione chiamata PWM ovvero Pulse With Modulation che si può tradurre come Pulsazione con modulazione e che rimanda proprio a quanto descritto in precedenza.
A livello più squisitamente tecnico, alternativamente parti dello schermo vengono spente a un intervallo molto più veloce di quanto il nostro sguardo potrebbe notare (a una frequenza superiore a 200 Hz). Il tempo di spegnimento è inversamente proporzionale alla luminosità.
Anche se il nostro occhio non può accorgersi con precisione dello sfarfallio, questo provoca comunque malessere, soprattutto per un uso prolungato. Il DC dimming entra in funzione proprio in questi casi, regolando la potenza data dal prodotto tra tensione e corrente.
Tutto questo ha però un piccolo (grande) compromesso: i colori perdono in carica e vividezza, per questo motivo i produttori lo inseriscono come “opzionale”. Tuttavia, in attesa di sistemare questo “contro” è la soluzione migliore sulla piazza.
Quali smartphone supportano il DC dimming
Premesso che è una funzione che potrebbe interessare tutti i modelli con schermo OLED e AMOLED, oltre alla più recente mossa di OnePlus con OnePlus 6 e OnePlus 6T, anche Oppo ha aggiunto l’opzione su Oppo Reno e Xiaomi ad esempio con Xiaomi Mi 9.