Più che meritevole di un articolo della nostra rubrica App Nursery, il videogioco Phone Story, sviluppato dall’italiana Molleindustria, si merita un’attenzione a parte a causa del recente clamore che ha causato nella comunità Apple.

Per farla breve, l’applicazione in questione vuole rendere consapevoli, in forma videoludica, delle varie fasi della produzione e della distribuzione del “vostro smartphone preferito”, con il chiaro riferimento all’iPhone da come è evidente dalla home page degli sviluppatori.

Per spendere due parole sul gioco, si nota subito la grafica semplice in stile 8-bit. La parte ludica consiste in 4 mini-giochi: il primo consiste nello sfruttamento intensivo della popolazione locale in Congo per l’estrazione delle materie prime per la produzione; il secondo, nel comandare un telone sotto le finestre della fabbrica cinese incaricata della realizzazione del dispositivo, per salvare i numerosi suicidi causati dalle condizioni di lavoro improponibili; il terzo, nell’attirare i consumatori per poi rinchiuderli nei negozi al day-one del prodotto degli scaffali; il quarto, infine, consiste nella ridistribuzione dei rifiuti elettronici nei Paesi dov’è possibile occultarli.

Non aspettatevi un grande gameplay. Non aspettatevi una gran grafica (come hanno certe altre applicazioni in stile 8-bit). Non aspettatevi una gran longevità. Non è quello il punto: l’intento è sensibilizzare i consumatori contro la “dittatura dell’intrattenimento”. I proventi dell’acquisto dell’applicazione, secondo quanto specificato da Molleindustria, viene donato alle associazioni che si battono contro gli abusi delle grandi corporazioni.

Phone Story è stato presentato nell’Apple App Store, ma non ha avuto molta fortuna: è stato disponibile appena 7 ore, prima che venisse rimosso in violazione a 4 articoli dei termini di servizio dell’App Store. In particolare: il punto 15.1 respinge ogni applicazione che mostri violenza su minori; il punto 16.1 filtra i contenuti particolarmente crudi; il paragrafo 21.1 stabilisce che le applicazioni che prevedono donazioni a enti benefici debbano essere gratuite (Phone Story era a pagamento a 0.99 dollari); il punto 21.2 precisa inoltre che le suddette donazioni devono avvenire per SMS o via web.

Valide o meno che siano le motivazioni (in particolare, sembra che il punto 21.1 stabilisca quello che può fare lo sviluppatore con i proventi dell’applicazione…), è evidente che l’applicazione non può non aver provocato un certo fastidio nella compagnia di Cupertino. Ma questo fastidio è destinato a durare, perché ora Phone Story è disponibile per Android e in fondo all’articolo troverete il link all’applicazione.

Vorrei, a questo punto, fare alcune considerazioni: la prima è che gli sviluppatori offrono un punto di vista piuttosto radicale del fenomeno, e alcuni aspetti sono sempre oggetto di dibattito, verifica e discussione, e quindi è bene farsi un’opinione personale ascoltando più campane. Ciò vuol dire che l’applicazione può spronare a riflettere, ma non prendete come Vangelo ciò che racconta Molleindustria.

Il secondo punto riguarda il fatto che l’applicazione era particolarmente indirizzata verso Apple, ma non significa che noi tutti siamo al riparo da critiche solo perché non abbiamo un iPhone. Apple non è l’unica multinazionale al mondo, e di certo non è né la prima né l’ultima che si lascia “sfuggire” pratiche inaccettabili sui propri prestatori di manodopera nel mondo. Anche per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente, lo stesso “termometro verde” delle industrie IT, curato periodicamente da Greenpeace (e a sua volta oggetto di critiche sulle metodologie di classificazione), mostra che ci sono produttori di dispositivi Android che si comportano peggio di Apple, quali Acer e Toshiba.

Infine, ricordo che, qualora vogliate acquistare l’applicazione, dovrete fidarvi degli intenti di Molleindustria e soprattutto accertarvi di essere d’accordo con gli intenti delle organizzazioni da loro sostenute. Maggiori informazioni le potete trovare nella loro pagina principale e tramite email.

[app]air.org.molleindustria.phonestory2[/app]

Il gioco richiede l’installazione preventiva di Adobe AIR:

[app]com.adobe.air[/app]

[Via Phandroid]