Questa notizia non ha molto a che vedere con il mondo Android se non per il fatto che quello che stiamo per dirvi potrebbe un giorno essere preso in considerazione da aziende produttrici di dispositivi Android. Si tratta, appunto, di semplice curiosità che però risulta davvero interessante sotto molti punti di vista.

Lo smartphone che vi mostriamo è stato realizzato dal progettista cinese Daizhi Zheng, che ha costruito il dispositivo per Nokia. Il device è in grado di trasformare, non solo Coca Cola ma qualsiasi bevanda zuccherata, in energia per la bio batteria. Tale bio batteria è in grado di produrre energia elettrica direttamente dai carboidrati contenuti nelle bevande, ed utilizza enzimi specifici che funzionano come catalizzatori. Grazie a questo particolare meccanismo, vengono a generarsi ossigeno ed acqua che fungono da “motore” per la produzione dell’energia.

Volete sapere se questo tipo di batteria è valida oppure no rispetto alle classiche batterie al litio? La risposta è: decisamente si! Una batteria del genere riesce ad offrire un’autonomia di ben 4 volte superiore rispetto alle batterie al litio (si, avete capito bene, 4 volte superiore) e guardano molto anche alla salute dell’ambiente.

Dunque, se le maggiori aziende produttrici di dispositivi mobili decidessero di adottare il progetto delle bio batterie, allora tutti noi avremmo trovato l’uovo di colombo, come si suol dire. Smartphone che offrono quindi un’autonomia di 4 giorni o anche 1 settimana sono realizzabili. Il problema sta nel capire da parte delle aziende come implementare una batteria del genere sui propri device.

Visto che sposo completamente la frase che la fonte mette alla fine del suo articolo, la riporto anche qui: questa sì che si chiama innovazione!

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