L’annoso problema di Android di cui tutti siamo a conoscenza è la frammentazione delle versioni: sul mercato abbiamo nello stesso momento numerose versioni dello stesso sistema operativo, ognuna con le sue caratteristiche. Questo rende ovviamente difficile lo sviluppo delle applicazioni, perchè occorre tenere presenti le differenze che intercorrono tra le differenti versioni del sistema operativo e del variegatissimo hardware su cui queste operano. Questo problema è sorto col rilascio delle prime versioni, e si è acuito in particolar modo con l’uscita di Eclair. Al momento attuale FroYo è la versione che va per la maggiore, con Honeycomb che cerca di ritagliarsi una sua fetta assieme a Gingerbread lottando contro le vecchie versioni 2.0 e 2.1 (Cupcake e Donut sono ormai relegate a delle nicchie).

David Bishop, senior game designer presso la nota società di sviluppo di videogiochi PopCap, ha dichiarato che “though Android is one of three strategic mobile markets for PopCap, it’s been a challenge because of the breadth and variance of devices” – ovvero, “anche se Android è uno dei tre mercati mobile strategici per PopCap, è stata una sfida [sviluppare] a causa della quantità e variabilità dei dispositivi“. Bishop ha anche dichiarato che è molto più semplice sviluppare per iOS per un semplice motivo: l’OS è sempre lo stesso, così come le configurazioni hardware impiegate sono in un numero ridottissimo (10, per la precisione!). Nonostante questo, viene anche detto che “esiste la luce in fondo al tunnel” – ed infatti PopCap sta per rilasciare il port di un altro gioco, Peggle. Che sia un segnale che le difficoltà stanno diminuendo dopo il primo impatto?

[Via phandroid.com]