Era solo di qualche giorno fa la notizia che ci metteva al corrente dei piani futuri di Samsung per quanto riguarda i display AMOLED flessibili, i quali sarebbero entrati in produzione tra 1 anno circa. Ora invece la situazione diventa più chiara grazie ai brevetti depositati da Samsung per questo tipo di tecnologia, la quale può realmente modificare, anche a breve termine, il concetto di dispositivo mobile inteso come un unico “pezzo” inflessibile che non può assumere forme diverse da quella con la quale è stato concepito. 

Il brevetto sui display flessibili depositato da Samsung mostra come tali display, appunto, possano essere tanto malleabili da essere “arrotolati” come se fossero una pergamena (figura 1A ed 1B). Ma c’è di più.

 

Il brevetto fornisce tutte queste informazioni:

In più, i display flessibili saranno leggeri, infrangibili e robusti. L’unità del display flessibile può essere composta da un substrato fatto di materiali come plastica flessibile, foglio metallico, vetro sottile o simili. Altri attributi possono essere qualsiasi dei seguenti: display elettroluminescente (ELD display), display elettroforetico (EPD display) – come quello utilizzato negli ebook reader di Amazon – , display elettrocromico (ECD display a modulazione luminosa), display a cristalli liquidi (LCD display), display a matrice attiva LCD (AMLCD display), display organici a matrice attiva a diodi emittenti luce (AMOLED display o altri), un’unità driver (ad esempio transistor a pellicola sottile a-Si Thin Film Transistor – TFT, TFT in polisilicio a bassa temperatura (LTPS), TFT organico (OTFT), TFT ossidato, nano TFT o altri simili) che pilota la parte di visualizzazione, ed una pellicola di protezione che protegge la parte di visualizzazione.

Si può inoltre osservare, dall’immagine subito in basso, che il display flessibile comunica strettamente con un’unità di controllo e con quella dei sensori, come avviene più o meno con gli attuali display. Quella di controllo supervisiona tutte le operazioni che dal display sono state richieste dall’utente, mentre quella dei sensori (che comunica a sua volta con quella di controllo) invia appunto a quest’ultima quegli impulsi che provengono dal display e che l’utente ha provocato interagendo con esso. Ovviamente il tutto è collegato all’unità Power Supply che provvede a fornire alimentazione a tutti i circuiti.

Dunque, possiamo immaginare, come già dicemmo la volta scorsa, che i dispositivi che potranno trarre beneficio da questa nuova tecnologia potranno essere non solo smartphone o tablet, ma in generale tutti quei dispositivi che hanno un display, dunque palmari, lettori MP3, ebook reader, e quant’atro.

Voi cosa ci vedete di buono in questa nuova tecnologia? Quale dispositivo utile vorreste che venisse creato?

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