“Cose da pazzi”, è la prima espressione che sale in mente appena si finisce di leggere il contenuto di questo articolo. In effetti il titolo stesso espone già chiaramente il succo di quello di cui stiamo per parlarvi, ovvero del modo in cui Samsung è riuscita a tener segreto il progetto del suo nuovo Galaxy S III. A differenza degli altri smartphone e di quanto la stessa Samsung aveva fatto altre volte, per la realizzazione del terzo progetto del nuovo smartphone della linea Galaxy sono state scelte solo poche persone facenti parte dell’equipe che ha poi realizzato lo smartphone nella sua versione definitiva. 

Per la progettazione del Galaxy S III, infatti, è stato allestito un laboratorio indipendente a cui potevano accedere solo gli addetti ai lavori, con tanto di controllo schede e di impronte digitali: in poche parole, scene da film! Al fine di confondere gli utenti ed anche gli altri membri Samsung in modo da non far trapelare informazioni ed immagini del progetto definitivo, è stato deciso di realizzare ben 3 prototipi di smartphone che successivamente sono stati fatti viaggiare per il mondo e che quindi abbiamo potuto osservare da alcune foto circolate in rete.

Non è stato facile per i pochi ingegneri addetti ai lavori mantenere il segreto su quello che stavano progettando, con amici e parenti che rifilavano continuamente domande per sapere informazioni sul dispositivo. YoungDoo Jin, Senior Engineer di Samsung, dice la sua esperienze a riguardo: “Ho ricevuto un sacco di domande sul Galaxy S III, ma ho sempre risposto che non dovevano chiedermelo altrimenti sarei stato licenziato e che potevano vederlo una volta che era stato reso pubblico ufficialmente.

 


 

Uno dei bambini di un altro ingegnere che lavorava al progetto, invece, ha chiesto al padre: “Papà! Stai lavorando al Galaxy S III, vero?“, ma la risposta è sempre stata la stessa: “No, non so davvero nulla.

Insomma, una cura attenta e maniacale non solo per dettagli dello smartphone ma anche per la non fuga di notizie. Questo ci suggerisce che anche in futuro Samsung possa attuare la stessa politica di segretezza per i prossimi dispositivi di fascia altissima, magari cominciando già dal nuovo Nexus che potrebbe produrre ancora una volta l’azienda sud-coreana.

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