Appena Nokia e Microsoft hanno siglato l’accordo perchè la prima adottasse il sistema operativo della seconda, la società finlandese ha dismesso tutti i sistemi operativi sviluppati in casa come Symbian e MeeGo. Il primo avrà supporto fino al 2016, ma il secondo è ufficialmente morto dopo essere stato rilasciato insieme al Nokia N9. Non sono state previste alternative a Windows Phone 7, insomma, nella speranza di “fare il botto” e di creare quella terza via che molti si sono auspicati per scompigliare l’attuale duopolio Android-iOS. Finora ciò non è accaduto, ed il futuro non sembra roseo per Nokia.

Qualche mese fa Victor Saejis, manager della sezione europea dell’azienda, ha affermato che “il piano B è che il piano A abbia successo“. Si erano smentite tutte le voci che volevano Nokia nell’atto di prepararsi una via di fuga da Windows Phone nel caso in cui qualcosa fosse andato male. Una posizione piuttosto rigida che ha fatto preoccupare molti per le sorti dell’azienda finlandese, il cui valore azionario è in caduta libera da più di un anno ed è ormai prossimo allo zero. Ora, però, pare ci sia un deciso cambiamento nell’aria.

Il presidente del consiglio d’amministrazione è stato recentemente rinnovato ed, in effetti, la differenza si sente. Parlando a Yle Uutiset, Risto Siilasmaa ha promesso che saranno fatti dei tagli prima che la compagnia sia costretta ad usare il “piano d’emergenza”ovvero un piano B!

Non sappiamo in cosa questo piano B consista, ma già il fatto che venga pubblicamente ammesso che esiste è una prova che le speculazioni non erano del tutto infondate. L’ammissione della sua esistenza è positiva e negativa allo stesso tempo: positiva, perchè significa che Nokia non fallirà del tutto nel caso in cui Windows Phone si riveli un flop; negativa perchè pone l’azienda nella condizione di chi non crede nei propri prodotti e si fa pubblicità negativa da sola.

La domanda più succulenta ed interessante, però, è un’altra: il fantomatico piano B di Nokia è Android? Di certo non è Symbian, che ormai verrà relegato sempre più alla fascia bassa del mercato (tranne rare eccezioni come il Nokia 808 Pure View), nè MeeGo che è stato abbandonato. Nemmeno Meltemi, il sistema operativo in sviluppo per l’offerta di smartphone sulla fascia bassa, è possibile che si riveli il piano B visto che è stato annullato con gli ultimi tagli. Tizen potrebbe essere un’alternativa, ma è ancora in sviluppo ed è una prerogativa di Samsung.

Anche se è abbastanza remota, la possibilità che si tratti di Android è concreta. Dopotutto uno smartphone Nokia con Android è il sogno di molti, e ne sono probabilmente coscienti in Finlandia. Se Windows Phone fallisse, Android sarebbe sicuramente una buona strada. Dopotutto, non c’è una vera alternativa: il mercato chiede Android. Da un certo punto di vista è un peccato, perchè la creazione di un terzo ecosistema alternativo sarebbe stato sicuramente un fatto positivo per la concorrenza e l’innovazione.

Il lancio di Windows Phone 8 avverrà in simultanea con Windows 8, e proprio questa simultaneità dovrebbe aiutare il sistema operativo per smartphone ad avere una maggiore popolarità e pubblicità, anche grazie al fatto che avrà molti punti in comune con la versione per PC e tablet.

Come si suol dire: “chi vivrà, vedrà”. E noi speriamo di vivere e vedere Nokia arrivare di nuovo al successo, che sia con Windows Phone o con Android (anche se la seconda possibilità ci stuzzica di più).