Il sogno di tutti gli appassionati di tecnologia, nonchè di tutti i consumatori in generale, è quella di acquistare a basso costo un prodotto eccellente. La politica di riduzione dei costi è stata essenzialmente avviata da Amazon, quando lo scorso anno presentò e lanciò il suo primo tablet della storia con a bordo Android, il Kindle Fire. Questo tablet si contraddistingue dagli altri in quanto ha un costo molto basso rispetto alla concorrenza e questo ha rotto un po’ quelli che erano gli equilibri del mercato.

La stessa Google, poi, ha cercato di imitare la politica di Amazon realizzando – in collaborazione con Asus – il suo Nexus 7, il primo tablet Android Pure Google Experience della storia che è stato poi commercializzato a livello internazionale al costo di €199 in versione 8 GB e €249 in versione 16 GB.

A scapito di quello che si potrebbe inizialmente pensare, il Nexus 7 è un tablet molto performante dotato di un ottimo hardware e di un ottimo software (Android 4.1 Jelly Bean), nonostante venga proposto ad un prezzo così basso. Questo perchè Google ed Asus si sono impegnati al fine di ridurre il più possibile i costi di produzione (uno dei motivi per cui il Nexus 7 non ha la fotocamera posteriore ritenuta inutile su di un tablet) senza rinunciare a specifiche di rilievo (una tra tante processore Tegra 3 quad-core) e ad un’esperienza utente unica.


Inoltre, non è cosa nuova che Google ultimamente spinga per la realizzazione di dispositivi più “accessibili” a tutti, e quando si pronuncia la parola “accessibili” si intende “meno costosi”. Un esempio? Nell’articolo in cui abbiamo riportato i commenti di Google sull’esito della sentenza Samsung vs Apple, si può leggere questo:

 Noi lavoriamo con i nostri partner per dare ai consumatori prodotti innovativi ed accessibili, e non vogliamo niente che limiti questo.

Dunque, Google la pensa così: lavorare con i propri partner per dare ai consumatori dei prodotti che possono essere acquistati a basso costo. In poche parole: abbattere i prezzi del mercato per avere successo con prodotti performanti ed a basso costo! Come già detto in precedenza, il Nexus 7 è un esempio chiaro e lampante di questa politica che Google ha intenzione di perseguire e, dunque, non siamo costretti a pensare che sia solo il Nexus 7 a poter avere un costo basso.

Chi ci vieta quindi di pensare che il prossimo smartphone della serie Nexus (Nexus 4) possa avere un prezzo accessibile? E’ proprio questo il nocciolo della questione poichè, se Google percorrerà la stessa strada percorsa con il Nexus 7 realizzando uno smartphone più performante (per forza di cose) dell’attuale Galaxy Nexus riuscendo nell’obiettivo di contenerne il prezzo, allora questo potrebbe consacrare Google come un’azienda che ci tiene molto alle tasche dei consumatori, oltre che alle sue naturalmente.

Tale obiettivo potrebbe magari essere raggiunto con l’utilizzo di un processore Nvidia Tegra 3 facente parte del progetto Kai che Nvidia, appunto, ha intrapreso per garantire elevate capacità di calcolo contenendo il prezzo. Questo, però, potrebbe voler dire che l’azienda produttrice del prossimo smartphone Nexus potrebbe non essere Samsung ma Asus, in quanto molti dispositivi Android di quest’azienda sono dotati di tale processore.

Quello che possiamo aspettarci, quindi, è uno smartphone Nexus dal costo non elevato o almeno non elevato quanto lo è stato quello dei precedenti smartphone Nexus alla loro prima commercializzazione. Ovviamente, tutte queste sono nostre considerazioni scaturite da determinati segnali che si percepiscono in rete.

Per questo, vi invitiamo a commentare per farci sapere le vostre considerazioni riguardo la possibilità del lancio del nuovo Nexus a basso costo.

 

Si ringrazia Dario per la collaborazione.