Molti di voi forse non conosceranno Massimo Carli, altri di voi invece si. Massimo Carli è stato il primo autore Italiano di un libro sulla programmazione Android; tramite l’editore Apogeo è riuscito a mettere in commercio in breve tempo il suo libro “Android, Guida per lo sviluppatore” ad un prezzo di 39,00€ (Lo trovate anche online spesso con sconti).

Essendo quindi persona di rilievo ormai per il mondo Android, TuttoAndroid lo ha intervistato in esclusiva:

1) Come ti sei avvicinato al mondo Android?

Possiamo dire che le motivazioni che mi hanno portato allo studio di Android sono state principalmente due: il mobile e Java. Sviluppando, tra le altre cose, diverse applicazioni per la piattaforma MIDP sono stato in grado di apprezzarne le qualità ma anche di riconoscerne i limiti. Ero infatti alla ricerca di una tecnologia che permettesse la realizzazione di applicazioni mobili molto interattive senza necessariamente essere vincolato ad una piattaforma come nel caso dell’iPhone. La scelta dell’Open Handset Alliance, e quindi di Google,  nell’utilizzo di Java come linguaggio per lo sviluppo di applicazioni Android, mi ha poi facilitato le cose. Mi ha incuriosito l’utilizzo di Java in un modo diverso dal solito ovvero come linguaggio piuttosto che come piattaforma. Con questo intendo dire che  invece di definire nuovi linguaggi, come nel caso di Groovy o JavaFX Script, con i quali generare bytecode in esecuzione su JVM si è scelto di usare Java per generare bytecode per una VM diversa come quella di Dalvik. Altro aspetto che mi ha avvicinato alla piattaforma è stata la possibilità di interagire con sensori di vario tipo (posizione, orientamento, accelerazione, ect) per la realizzazione di applicazioni molto interattive. Questo è un aspetto molto limitato in MIDP. Come avevo fatto con J2ME, ed in particolare MIDP, ho allora deciso di approfondire la tecnologia cercando di capire non solo le API ma anche ciò che vi stava dietro. Il modo migliore è quindi stato quello di scrivere un libro che inizialmente doveva essere scaricabile gratuitamente dal mio sito personale ma che successivamente, grazie all’interessamento di un mio caro amico, è stato possibile tradurre in “carta”.

2) Hai già scritto delle applicazioni Android? o ne hai in programma qualcuna?

Si, ho partecipato alla realizzazione di diverse applicazioni per Android disponibili sull’Android Market ma sempre per alcune aziende. Sto comunque lavorando alla realizzazione di alcune applicazioni che invece rilascerò a mio nome. Si tratterà di applicazioni più che altro sperimentali con le quali intendo approfondire alcune API come quelle relative ai sensori ed alla visualizzazione di mondi 3D con OpenGL.

3) Se si, qual e’ l’applicazione che hai scritto che preferisci?

Non vorrei rivelare troppo in quanto le sto ancora sviluppando :-), ma si tratta di una applicazione che permetterà di giocare in modo diverso attraverso l’utilizzo di un particolare widget di una famosa console. Un’altra permetterà di riproporre un vecchio gioco degli anni ’70 che richiede, come piace a me, la creazione di un modello matematico per la simulazione di un fenomeno reale.

4) Quale pensi possa essere “La chiave dello sviluppo” per Android?

Come dico spesso la tecnologia ormai permette di fare, in modo relativamente semplice, qualunque cosa. Ora la gara si farà sulle idee che gli sviluppatori riusciranno a trasformare in applicazioni. Per Android sarà importante non cadere nel problema della frammentazione ovvero della presenza di molte versioni diverse della piattaforma, male di cui il concorrente l’iPhone non soffre. Dopo il rilascio di molte versioni molto vicine tra loro (in meno di un anno siamo passati dalla 1.0 alla 2.1) sembra che ci sia un minimo di stabilità. Ora la palla è passata ai Vendor di dispositivi che stanno realizzando smartphone sempre più performanti anche se ancora forse troppo costosi.

5) Hai in programma di scrivere altri libri od opere sul tema Android?

La scrittura di un libro è una avventura molto impegnativa. Avevo in programma la scrittura di un testo sulla realizzazione di applicazioni di realtà aumentata in Android però il tempo a disposizione ora è molto poco. Quello che farò sicuramente è invece la scrittura di “capitoli bonus” del libro esistente scaricabili gratuitamente dal mio sito personale. Dopo il capitolo sulle API di ricerca sto scrivendo quello sulle OpenGL.

Spero, come dice Massimo nell’intervista, che con Froyo il problema della frammentazione si sistemi proprio come iPhone permettendo allo sviluppatore di dedicarsi più allo sviluppo dell’applicazione che alle ottimizzazioni per i vari dispositivi.

Grazie Massimo di nuovo per la disponibilità! Per chi fosse interessato al suo libro eccovi il mio articolo: Sviluppare su Android, arriva il libro Italiano