A quanto pare, Intel ha già ricevuto il codice sorgente di Honeycomb (che, ricordiamo, rimarrà open source) per iniziare il porting verso la piattaforma x86. In questo modo, Intel si assicurerebbe la compatibilità di Windows, Android e del suo MeeGo espandendo il proprio mercato in ambito MID e tablet. Il CEO Paul Otellini ha dichiarato che l’azienda spera di far vedere la luce alle prime soluzioni “Atom + Honeycomb” entro la fine dell’anno

In questo modo, sarà possibile avere sui propri tablet sia la versione di Android ottimizzata per questi device, sia il più rodato Windows, ottenendo una soluzione che può soddisfare qualunque utente. Se, da un lato, è augurabile che Intel riesca nella sua impresa a tutto vantaggio di noi consumatori (che avremo teoricamente la possibilità di installare Honeycomb sul nostro netbook), è augurabile anche che questo dia una scossa al mercato, facendo scendere i prezzi dei dispositivi con CPU basate su architettura ARM e facendo intervenire anche il colosso AMD per contrastare Intel. Case produttrici del calibro di Acer, Lenovo e Cisco sembrano interessate a presentare prodotti che integrino CPU Intel Atom e sistema operativo Android Honeycomb, così da differenziare l’offerta già presente sul mercato.

Con i prossimi processori Medfield, Intel sembra decisa a uscire dal mercato tradizionale per entrare in quello dei dispositivi mobile: è una scommessa che dobbiamo appoggiare?