Di solito, tutte le applicazioni che scarichiamo dal Google Play Store, le aggiorniamo anche dal Play Store. Ci sono, però, alcune società sviluppatrici che fino a poco tempo fa sfruttavano una qualche sorta di “falla” nelle politiche del Play Store, per cui riuscivano ad aggiornare le loro applicazioni senza passare per lo store di Google ma semplicemente permettendo aggiornamenti direttamente all’interno delle loro app: una sorta di meccanismo proprietario di aggiornamento.

Naturalmente Google ha creato il Play Store per un motivo ben preciso, cioè far scaricare ed aggiornare le applicazioni agli utenti, ed è per questo motivo che non può permettere alle società sviluppatrici di applicazioni di farsi “beffa” del Play Store per effettuare aggiornamenti con i loro meccanismi interni. Sarebbe come dire: sfrutti il Play Store solo per visibilità della tua app ma non rendi disponibili aggiornamenti chiari.

A quanto pare è proprio quello che ha fatto Facebook e qualcun’altra società sviluppatrice. Facebook, da quando ha lanciato la sua nuova Home per Android, nota per il suoi famosi successi (o insuccessi) tra gli utenti, è sempre riuscita ad aggiornarla esternamente al Play Store come riporta il significativo tweet di Paul di MoDaCo che potete osservare qui di seguito:


Per questo motivo, Google avrebbe deciso di chiudere questa falla e di permettere gli aggiornamenti delle applicazioni solo all’interno del Play Store, poichè in questo modo si avrebbe più controllo su applicazioni sospette che potrebbero compromettere con i malware l’utilizzo dei dispositivi. Qui potete dare un’occhiata alla notifica del cambio di politica del Play Store che Google ha incluso nella Google Play Developer Console.

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Detto questo, ci auguriamo che con tali politiche vengano scongiurati questi meccanismi “oscuri” di aggiornamento delle app.

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